Lampedusa ricorda la strage dei migranti. Proteste contro Schulz

I superstiti tornano sull'isola. Militanti interrompono il presidente dell'Europarlamento: "Finanziate i nazisti in Ucraina". Proteste contro le "passerelle politiche"

La commozione dei sopravvisuti e dei parenti delle vittime al molo Favaloro a Lampedusa
La commozione dei sopravvisuti e dei parenti delle vittime al molo Favaloro a Lampedusa

A un anno dal naufragio in cui morirono 368 persone al largo delle coste di Lampedusa, l'isola si è fermata oggi per commemorare la strage di migranti diretti verso le coste europee. 155 i superstiti, alcuni dei quali oggi sono tornati a Lampedusa, per ricordare i compagni di viaggio che non ce l'hanno fatta.

Il ricordo delle vittime si è tenuto alla presenza di molti nomi della politica e non sono mancate le contestazioni. Le persone che lo scorso anno erano andate in soccorso del barcone con un peschereccio hanno rifiutato espressamente di partecipare alle cerimonie.

Un gruppo di lampedusani ha inscenato una protesta al Molo Favaloro, esponendo cartelli in cui si chiede alla politica di lasciare l'isola e porre fine alle "passerelle" e un "corridoio umanitario Libia-Roma". Un motopeschereccio si è staccato da riva, per andare a deporre una corona di fiori sul luogo del naufragio.

"L'unica certezza è la riconoscenza dei superstiti - ha detto il sindaco dell'isola, Giusi Nicolini -. Il fatto che i lampedusani non debbano vergognarsi. Prima eravamo l'isola dell'invasione, ora quella della salvezza". Ha anche aggiunto che serve "un'assunzione di responsabilità complessiva", che tolga peso dalle spalle dell'Italia.

Una risposta è arrivata dal presidente della Camera, Laura Boldrini, presente sull'isola insieme al ministro degli Esteri, Federica Mogherini. "Siamo qui con i nuovi alleati perchè siamo riusciti a rendere comune questa emergenza e ad europeizzare il tema dell'immigrazione - ha detto -. Ma bisogna fare ancora di più e mettere mano alla radice dei problemi".

Contestazioni di altro tono hanno accompagnato anche l'intervento del presidente del parlamento europeo, Martin Schulz. Militanti del centro sociale Askavusa hanno costretto il politico a interrompere il suo discorso, accusando l'Unione Europea di avere "finanziato i nazisti in Ucraina" e di non potere quindi "neppure nominare" i morti di Lampedusa.

Intanto il Consiglio italiano per i

rifugiati (Cir) ha annunciato che due imbarcazioni si sono capovolte ieri a tre miglia dalla costa della Libia. A bordo 250 persone: soltanto 120 sono state tratte in salvo e dieci sono state ritrovate senza vita.

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