Coronavirus

Miozzo: “Il cenone non si può fare”

Il coordinatore del Cts ha spiegato che anche lui è abituato a un cenone di Natale con circa venti persone ma quest’anno non sarà possibile

Miozzo: “Il cenone non si può fare”

Chi ancora spera di poter organizzare nella propria abitazione un bel cenone di Natale come gli anni scorsi dovrà arrendersi. Per quest’anno è da dimenticare. Negli ultimi giorni si sono rincorse svariate notizie: prima niente cenone, poi sì ma stando attenti, infine ancora no. Adesso a mettere un punto sul tema che sta interessando gli italiani ci ha pensato Agostino Miozzo, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico.

Miozzo vieta il cenone

Intervenendo a SkyTg24 ha spiegato, senza possibilità di essere frainteso: "Anche io sono abituato a Natale a fare il cenone con 20 persone, ma quest'anno non si può. Si riaprirà qualcosa, in alcune aree già dal 3 dicembre. Ma non possiamo fare un Natale da liberi tutti, abbiamo fatto un'estate da liberi tutti e abbiamo avuto conseguenze durissime. Quindi anche per lo shopping speriamo di non vedere quelle scene di resse nei negozi per accaparrarsi offerte, non ce lo possiamo permettere".

Uno shopping responsabile

Qualcuno ha ancora dubbi? Meglio evitare quindi di iniziare a pensare al menu e agli inviti da spedire, tra amici e parenti. Miozzo ha anche sottolineato che, dato il trend epidemilogico positivo, probabilmente alcuni spazi e luoghi di ristoro tradizionali vedranno una prossima riapertura. In alcuni territori dell’Italia ciò potrebbe avvenire già dal prossimo 4 dicembre. Per quanto riguarda lo shopping natalizio invece, la speranza di Miozzo è che i cittadini lo affrontino in modo equilibrato e rigoroso, rispettando le regole e senza prendere d’assalto i negozi, come si è visto fare ultimamente in alcuni magazzini. Ancora fresche le immagini di diverse persone pronte a lottare e farsi spazio per agguantare delle scarpe da ginnastica in un supermercato.

Scordiamoci comunque un Natale tradizionale, di quelli a cui siamo abituati fin da piccoli, con parenti che non vediamo mai durante l’anno, amici e persone care, tutti intorno a un bel tavolo zeppo di cibi e bevande.

Ecco, niente di tutto questo.

"L'andamento dell'epidemia è ancora molto pesante, i numeri sono molto forti. Anche se apparentemente la curva sembra stabilizzarsi, le centinaia di vittime che abbiamo tutti i giorni ci ricordano che siamo ancora nel pieno del problema. Anche se la curva dovesse scendere nelle prossime settimane, noi un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare. Possiamo immaginare un Natale più sereno, più legato alle tradizioni squisitamente familiari. Non ci sarà un Natale liberi tutti" ha affermato Miozzo nel corso della trasmissione Porta a Porta condotta da Bruno Vespa.

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