Napoli, l'appello dell'arcivescovo ai camorristi: "Pentitevi"

L'arcivescovo di Napoli contro la camorra: "È inconcepibile che un innocente venga ucciso per un sms"

Napoli, l'appello dell'arcivescovo ai camorristi: "Pentitevi"

"Pentitevi, ravvedetevi, pensate ai vostri figlie e alle vostre mogli quando state per compiere un delitto privando della vita un vostro simile. Dopo il giudizio di condanna di questa società arriverà per voi il giudizio di Dio". Si rivolge ai camorristi l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, nell'omelia durante la messa per l'Immacolata. Li chiama "seminatori di morte senza dignità e senza storia". E promette che "come Chiesa e come comunità umana non ci fermeremo mai di lottare".

Il cardinale ha anche ricordato i recenti fatti di cronaca che coinvolgono la camorra, sostenendo che è "inconcepibile che un innocente venga ucciso per un sms o un messaggino

non arrivato in tempo, è inammissibile che per uccidere il nemico o il concorrente si vada fin dentro una scuola dove ci sono dei piccoli innocenti. È gente questa senza cuore che vive solo di efferatezza e di malvagità"

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