Le ong nel Mediterraneo

La Ocean Viking bussa alle porte dell'Italia con 104 migranti a bordo

La nave Ocean Viking, dell'Ong Sos Mediterranée, si trova non lontana dalle coste delle isole Pelagie: su Twitter, l'equipaggio ha chiesto la possibilità di sbarcare in un porto sicuro, sono 104 i migranti a bordo

La Ocean Viking bussa alle porte dell'Italia con 104 migranti a bordo

Dopo i tre approdi registrati negli ultimi mesi, la Ocean Viking adesso ci riprova: la nave dell’Ong Sos Mediterranée, gestita assieme a Medici Senza Frontiere, ha a bordo 104 migranti recuperati a largo della Libia.

Su Twitter, i membri dell’Ong francese hanno chiesto un porto sicuro in cui sbarcare: “104 persone a bordo di #OceanViking sono ancora in attesa di un luogo sicuro – si legge sul canale social dell’organizzazione – Con il vento che dovrebbe diventare più forte, ci auguriamo che gli Stati membri dell'UE si mobilitino per facilitare un rapido sbarco”.

La nave in questo momento sta navigando tra Linosa e Malta, ma è più vicina alle Pelagie che alle acque di competenza maltese. Nel tweet comunque, non si è fatto riferimento ad uno specifico governo, l’appello è rivolto invece ad un qualunque Stato dell’Ue.

La Ocean Viking è la nave Ong più impegnata nel Mediterraneo in questi ultimi due mesi, a partire cioè dall’inizio di settembre. Infatti, il mezzo usato da Sos Mediterranée è stato il primo ad aver messo alla prova il governo Conte II, insediatosi proprio nei giorni in cui a bordo della nave vi erano 82 migranti nei pressi di Lampedusa.

Lo sbarco, autorizzato dal Viminale già in quei giorni guidato da Luciana Lamorgese, ha causato le prime polemiche in quanto organizzato proprio in quella Lampedusa che in quei giorni ha iniziato a convivere con un hotspot quasi al collasso per via dei tanti migranti ospitati.

Il 24 settembre invece, la Ocean Viking ha fatto sbarcare a Messina 182 migranti. Anche in quel caso, l’approdo ha avuto un significato politico importante, visto che è avvenuto il giorno dopo il vertice di Malta. In quelle ore, in particolare, il governo italiano parlava della nuova strategia europea in grado di offrire solidarietà a Roma e di intaccare il meccanismo della redistribuzione automatica.

Speranze vane e subito smentite dai fatti, visto che in realtà da Malta non sono arrivate novità e quel progetto si è arenato ancor prima di approdare sul tavolo delle istituzioni comunitarie.

La redistribuzione è rimasta solo una vana speranza anche lo scorso 16 ottobre, quando a Taranto la Ocean Viking ha fatto sbarcare, autorizzata ovviamente dal governo, 176 persone soccorsi nel Mediterraneo pochi giorni prima.

Adesso, dopo appena una settimana, la nave come detto bussa alle porte dell’Italia con 104 migranti a bordo. È la quarta missione in meno di due mesi, il peggioramento delle condizioni meteo previsto per i prossimi giorni, potrebbe da un lato far aumentare la pressione di Sos Mediterranée affinché lo sbarco avvenga in un porto vicino, dall’altro potrebbe indurre le autorità italiane a concedere per la quarta volta consecutiva uno scalo alla nave.

Un segno, anche questo dal forte significato politico, di come la gestione dell’immigrazione tra Conte I e Conte II sia radicalmente cambiata.

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