Affermazioni pesanti quelle del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che non ha mancato di commentare la situazione Italia e di puntare il dito contro il ministro Matteo Salvini, durante un suo intervento alla conferenza inaugurale di “Mediterraneo, la via di terra”.
Palermo, come 8 città della nostra penisola, ha infatti deciso di aderire all’iniziativa lanciata dalla nave tutta italiana “Mediterranea”, che all’inizio di questo mese ha preso il mare per monitorare i flussi migratori e controllare quanto accade ai cosidetti migranti. L’evento, previsto per oggi al teatro Politeama, è stato organizzato proprio per sostenere l’imbarcazione ed il suo equipaggio.
Quale occasione migliore, dunque, per tornare a parlare delle meraviglie dell’integrazione e condannare con fermezza l’operato dell’attuale ministro dell’Interno? Durante la conferenza, tenutasi venerdì scorso, Orlando è addirittura arrivato a paragonare Salvini a Benito Mussolini. “Mi ricorda il primo Mussolini, quando diceva ‘Faccetta nera’ e poi sosteneva: ‘Ma io scherzavo’”. Così ha esordito, come riporta “PalermoToday”. Ma il peggio deve ancora venire, il sindaco di Palermo rincara la dose.
“Così come sugli ebrei e poi arrivarono le leggi razziali. Anche Hitler. Cosa vuoi che fossero quattro libri bruciati? E poi arrivarono Dachau e Auschwitz. Oggi deve crescere la convinzione che siamo in una fase prefascista e occorre la mobilitazione di tutti”. Per quanto riguarda l’immigrazione, Orlando non ha dubbi. “Non stiamo facendo una battaglia per i diritti dei migranti, ma di tutti. Oggi tocca ai migranti, domani agli autistici e poi agli ebrei e agli omosessuali. È un percorso che già Italia e Germania hanno conosciuto, noi non vogliamo vergognarci di essere italiani”.
Parole dure, che lasciano a dir poco basiti. Eppure Orlando sembra sicuro di ciò che afferma, e chiude: “Noi siamo in presenza di un populismo dell’intolleranza che è destabilizzante perché inquina i pozzi”.
Pronta la risposta degli esponenti della Lega di Palermo i quali, a questo punto, decidono di tornare ancora più indietro e di scomodare uno degli imperatori romani. “Leoluca Orlando ricorda l’ultimo Nerone. Quello che danzava e suonava su Roma che sta andando a fuoco.
Orlando ha lo stesso atteggiamento dell’imperatore romano: danza e suona mentre Palermo cade a pezzi tra montagne di rifiuti in strada”, hanno commentato i consiglieri comunali leghisti Elio Ficarra ed Igor Gelarda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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