Dopo aver passato quarant’anni a far supplenze, da precaria dell’insegnamento, ottiene finalmente la cattedra. Ma la professoressa, una salernitana di 65 anni, saluta tutti e preferisce andarsene in pensione senza passare di ruolo.
Insegnante di francese nelle scuole medie, la donna – dopo una lunghissima carriera da supplente – ha finalmente centrato l’obiettivo di una vita. L’assegnazione di una cattedra di ruolo, l’ingresso in pianta stabile nel mondo della scuola. Ma, come riferisce il Mattino, la tanto sospirata assunzione è arrivata, per lei, un po’ troppo tardi.
Così ha deciso di ringraziare ma declinare l’offerta. E ha scelto di non accettare la cattedra e di preparasi alla pensione nella posizione attuale, quella di supplente. E l'insegnante ha dovuto spiegato ai funzionari del Provveditorato, e poi ha dovuto mettere nero su bianco, le ragioni che l’hanno spinta a decidersi per il gran rifiuto dell'ambito posto e che risiedono in quello che sarà il suo trattamento pensionistico.
Ha deciso di accettare l'incarico, invece, un'insegnante palermitana che ha ottenuto la tanto sospirata cattedra sulla soglia dei settant'anni.
Insegnerà in una scuola primaria del capoluogo siciliano. La donna ha scelto di continuare a lavorare anche perché, come riporta Repubblica, riuscirà così ad accumulare le venti annualità di contributi necessarie a far maturare la pensione.
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