Era il 2005 quando Carmen Polce, 31 anni, sparì dalla sua abitazione a Cancello Arnone, in provincia di Caserta, dopo l'ennesimo litigio con il marito.
Accusato di averla colpita con un corpo contundente e di avere poi occultato il suo cadavere, l'uomo è stato condannato in sede civile a Santa Maria Capua Vetere e obbligato a un risarcimento da centomila euro. Una somma importante, che però non verserà, perché è disoccupato e nullatenente.
Con la chiusura del processo - scrive Repubblica - è arrivata l'attesa giustizia per la famiglia Polce, ma anche una beffa. Non solo infatti il risarcimento non sarà versato, ma la famiglia della vittima dovrà partecipare al pagamento delle spese processuali, sborsando 7.500 euro per l'omesso pagamento di imposte e oneri accessori.
"Non solo Rosa (la madre di Carmen) non ottiene alcun risarcimento - hanno commentato i legali della famiglia Polce -, ma
deve pagare allo Stato le spese per la sentenza". E se si rifiutasse o non fosse economicamente in grado partirebbero le azioni esecutive. "Non è degno di questo nome - accusano - uno Stato che tratta con i suoi cittadini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.