Parigi, ecco chi è l'uomo che ha ucciso Valeria

Un mese dopo la strage del Bataclan, dopo quel 13 novembre che ha riversato dolore e disperazione sulla famiglia di Valeria Solesin e di quanti conoscevano la 28enne ricercatrice veneziana, anche gli ultimi tasselli del tragico puzzle di morte si vanno completando

Parigi, ecco chi è l'uomo che ha ucciso Valeria

"È lui l'uomo che ha sparato sui ragazzi in platea del Bataclan uccidendo anche Valeria Solesin". Un mese dopo la strage del Bataclan, dopo quel 13 novembre che ha riversato dolore e disperazione sulla famiglia di Valeria Solesin e di quanti conoscevano la 28enne ricercatrice veneziana, anche gli ultimi tasselli del tragico puzzle di morte si vanno completando.

L’ultimo pezzo di verità, o di qualcosa che dovrebbe almeno avvicinarsi a una attendibile ricostruzione, è la verifica dell’identità del terzo componente del commando che assaltò il teatro quella sera, durante il concerto degli Eagles of death metal. Si tratta, come emerso nei giorni scorsi, di Foued Mohamed Aggad, 23enne terrorista individuato per effetto di un sms inviato dalla Siria alla madre ("tuo figlio è morto da martire il 13 novembre") e da quest’ultima girato alle autorità francesi. L’esame del dna effettuato sulla scorta di questa indicazione ha tolto gli ultimi dubbi agli investigatori. Con ogni probabilità questo giovane francese di origine marocchina, il kamikaze che all’apice di una notte di terrore e follia si fece esplodere all’ingresso del Bataclan, è colui che ha materialmente colpito Valeria Solesin, riporta il Gazzettino. Un elemento che poco o nulla aggiunge al lutto della famiglia - che infatti pare non a conoscenza di questo sviluppo investigativo e probabilmente nemmeno interessata - ma che rappresenta pur sempre un rilevante dato di cronaca. Secondo quanto trapelato Foued Mohamed-Aggad era il terrorista che quella sera sparò dalla balconata del teatro sulla folla di ragazzi che stavano sotto.

Dario, il fratello di Valeria, è tornato al lavoro, a giocare a calcio, ma il pensiero fisso, resta uno solo, Valeria. "È come se quel 13 novembre fosse morta una parte di me - racconta - Non riesco a non pensarla, era una presenza quotidiana costante, malgrado ci dividessero tanti chilometri. La vita deve andare avanti e ci sto provando, ma è difficile, è davvero difficile. Non sono ancora riuscito a trovare la forza di tornare al cimitero e di aprire l'album di foto sul cellulare in cui siamo io e lei. Mi manca, mi manca tantissimo".

Ieri Andrea Ravagnani, il fidanzato di Valeria è tornato a Parigi, al suo lavoro, alla sua vita ma nella casa nuova in cui era andato ad abitare da poco con Valeria è rimasto da solo. "É stato a Venezia due giorni fa - prosegue Dario - è dura anche per lui".

kamikaze

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