Coronavirus

Arriva il verdetto della procura: ​"AstraZeneca non è pericoloso"

Secondo il procuratore l’agente Villa rientrava però "nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino”

Arriva il verdetto della procura: ​"AstraZeneca non è pericoloso"

Secondo la procura di Catania il vaccino prodotto da AstraZeneca non sarebbe pericoloso per la generalità dei soggetti per cui è consentito l’uso, ma potrebbe esserlo per le persone con particolari storie cliniche.

Procuratore: "Astrazeneca non è pericoloso"

Secondo il procuratore Carmelo Zuccaro, come si legge in una nota diffusa dalla procura ai media per spiegare l’inchiesta condotta sul vaccino AstraZeneca, "non constano elementi che consentano di ipotizzare che gli eventi sui quali sta indagando siano sintomatici di un pericolo nell'utilizzo del vaccino di AstraZeneca e neanche di alcuni lotti del medesimo, da parte della generalità dei soggetti nei cui confronti tale utilizzo è consentito. La fermezza di tale convinzione è dimostrata dal fatto che lo scrivente e la stragrande maggioranza dei magistrati e del personale di questo ufficio si sono recati a ricevere la somministrazione del predetto vaccino quando già si stava procedendo per accertare le cause di alcuni dei predetti eventi".

Per quanto però riguarda la morte dell’agente di pubblica sicurezza Davide Villa, avvenuta il 6 marzo scorso, 16 giorni dopo aver avuto inoculata la prima dose del vaccino, la ricerca della causa del decesso è di competenza della procura della Repubblica di Messina, con la quale la procura di Catania ha fin da subito creato un collegamento investigativo “per evitare sovrapposizioni e duplicazioni di attività e per mettere, invece, a fattor comune, mediante lo scambio delle informazioni, le conoscenze progressivamente emergenti dalle indagini e così avere un più ampio quadro di riferimento".

Come si legge nella nota, i primi accertamenti effettuati, ancora però parziali, permettono di affermare che, in base alle caratteristiche genetiche trovate in relazione ai quesiti proposti, non ci sarebbero fattori genetici che predispongono a eventi trombotici a carico dell'agente dell'Anticrimine Villa. Semmai può essere la storia clinica pregressa dell’agente a creare qualche dubbio. Villa sarebbe dovuto rientrare nelle categorie per cui è raccomandata l’inoculazione di un altro tipo di vaccino. Questo però non comporta l’esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino prodotto dall’azienda anglo-svedese e la morte del poliziotto catanese.

Pazienti con storie cliniche particolari

Come però sottolineato per questa valutazione sono necessari ulteriori accertamenti di competenza della procura di Messina. La procura sta indagando anche "sulle componenti del lotto del vaccino somministrato al Villa e ad altro paziente attualmente in cura per eventi trombotici al fine di verificare le modalità di conservazione e trasporto del lotto da cui sono stati prelevati i vaccini in questione e se per determinati soggetti con caratteristiche genetiche o con storie cliniche particolari tali componenti possano rappresentare un rischio". In ogni caso, il procuratore ha voluto ribadire che è fondamentale una corretta comunicazione e una informazione preventiva e propedeutica a qualsiasi forma di vaccinazione.

Grazie a questa si rende consapevoli i vaccinati di quanto sia importante ricostruire scrupolosamente la propria storia clinica.

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