Cronache

Ravanusa, rinvenuti altri quattro morti da sotto le macerie

Le ricerche sono andate avanti anche la scorsa notte. Estratti altri cadaveri. Fra loro anche Selene, la dona in gravidanza. Mancano all'appello due dispersi

Ravanusa, rinvenuti altri quattro morti da sotto le macerie

Sale a 7 il bilancio dei morti del crollo delle palazzine di Ravanusa, nell'Agrigentino, avvenuto sabato sera tra le vie Trilussa e Galilei a causa dello scoppio del metanodotto. I vigili del fuoco hanno scavato ininterrottamente anche la notte scorsa con la speranza di salvare le persone mancanti all’appello dopo le prime due donne tratte in salvo e i primi tre corpi estratti senza vita nella giornata di ieri. Oggi, purtroppo, si aggiungono altre quattro vittime. Si tratta di due uomini e una donna. Non ce l'ha fatta Selene, la giovane sposa che avrebbe dovuto partorire fra 15 giorni il suo primo figlio. Non ce l'ha fatta a sopravvivere al disastro nemmeno il marito. Il quarto cadavere è ancora sotto le macerie e se ne sconosce l’identità. Si cercano ancora altri due dispersi. "Una bomba atomica" l'espressione dei sopravvissuti che raccontano quanto vissuto in quei momenti.

Si lavora, si scava, si cerca. La speranza di riuscire a salvare ancora qualcuno c’è. Da ieri vigili del fuoco hanno chiesto silenzio lungo la zona dei lavori per potere captare qualche possibile voce da sotto le macerie. I soccorritori hanno scavato anche a mani nude, non si sono fermati mai un minuto pur di potere tenere accesa la speranza. Quasi 300 soccorritori impegnati sul luogo della tragedia dove sono state attivate le migliori risorse umane e tecnologiche. Ma quello di via Trilussa è diventato ormai un quartiere segnato dal dolore, dalla devastazione dei parenti e degli amici dei dispersi che attendono l’arrivo di notizie timore. Non appena si termineranno i lavori di soccorso sarà il momento di far luce sulla tragedia.

La procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo. Il primo punto della situazione è stato fatto ieri al palazzo comunale della città, tra il primo cittadino, il procuratore Luigi Patronaggio, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco Guido Parisi, oltre alle forze dell'ordine. Dentro le mura del municipio è entrata anche la voce del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha espresso vicinanza ai cittadini e al sindaco attraverso una telefonata.

Molti adesso i nodi da sciogliere. Da quella zona non era mai stato mai segnalato qualcosa che facesse pensare a fuoriuscite di gas. Nessun guasto segnalato. Adesso qualcuno ha detto di aver sentito odore di gas da circa una settimana. Italgas ha riferito di non aver mai ricevuto segnalazioni di pronto intervento da quel quartiere e ha precisato che "La rete di distribuzione di Ravanusa è stata ispezionata interamente sia nel 2020, sia nel 2021". L’area interessata dal disastro, circa 10mila metri quadrati, è stata sottoposta a sequestro nella giornata di ieri in attesa dell’avvio delle indagini.

I sopravvissuti, un centinaio di sfollati, sono adesso ospiti in strutture alberghiere messe a disposizione dal comune.

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