Reggio Calabria, "il ladro di merendine" di Montalbano diventa realtà

Ad arrestare il malvivente l'assistente capo della polizia di Stato, Luigi Fazio, omonimo del commissario Fazio braccio destro del commissario Montalbano

Reggio Calabria, "il ladro di merendine" di Montalbano diventa realtà

Sembra una storia tratta dal romanzo di Andrea Camilleri "Il ladro di merendine" (il terzo romanzo della serie incentrata sulle avventure del Commissario Montalbano), e invece è pura realtà.

È quanto accaduto a Reggio Calabria dove l'assistente capo della polizia di Stato, Luigi Fazio, ha arrestato un uomo di 31 anni pluripregiudicato palermitano, ma residente a Reggio Calabria, che dall'agosto scorso ha danneggiato e scassinato una ventina di distributori automatici di snack e bevande dislocati in edifici pubblici (scuole, università, uffici pubblici) e privati, con un danno stimato di 20mila euro. "Questa volta Fazio è stato più bravo di Montalbano" ha commentato il questore Maurizio Vallone, alludendo all'omonimia con l'ispettore Giuseppe Fazio, fedelissimo braccio destro del commissario di Vigata.
Il 31enne ora è accusato di danneggiamento e furto aggravato continuato. Dalle indagini, portate avanti dalla scorsa estate, è emerso che l'uomo ha effettuato ben diciotto colpi ai distributori automatici.

L'uomo è stato anche riconosciuto attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza di alcuni degli istituti derubati. Di fatto un seriale "ladro di merendine" che scassinava gettoniere e scaffali impadronendosi delle monete presenti nei distributori di snack.

L'uomo è stato tratto in arresto dall'ufficio prevenzione generale della questura in ottemperanza alla misura cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria, su richiesta della procura della Repubblica Reggina, per i reati di danneggiamento e furto aggravato continuato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica