"Rimborsate la Regione", suore truffate da coppia di senegalesi

Spacciandosi per funzionari della Regione Campania i due immigrati residenti a Torino erano riusciti a ottenere dal Convento, in provincia di Avellino, un bonifico da 4mila euro. La buona fede delle sorelle svela l'inganno

"Rimborsate la Regione", suore truffate da coppia di senegalesi

I truffatori non risparmiano più nemmeno le suore. È bastata una telefonata a due falsi funzionari della Regione Campania per appropriarsi di 4mila euro dal conto del convento. Ma lo zelo e la buona fede delle sorelle sono state premiate dato che i due presunti dirigenti sono stati individuati e denunciati dai carabinieri di Avellino.

Tutto è cominciato quando al Convento è squillato il telefono. Dall’altra parte della cornetta una voce femminile, squillante e convincente, ha spiegato all’interlocutrice che la Regione Campania aveva un increscioso disguido da riferir loro. In pratica, secondo il racconto della donna, sarebbero stati accreditati sul conto delle monache dei soldi ai quali non avrebbero avuto diritto. La cifra in questione era di 4mila euro. Da restituire, al più presto, mediante bonifico sul conto dedicato di cui le avrebbe dato subito estremi e coordinate. Le suore hanno prestato fede alla comunicazione di quella che poi le indagini avrebbero svelato essere una falsa funzionaria pubblica. E subito hanno “restituito” all’ente i soldi richiesti.

È passato qualche giorno e alle suore, che non avevano più ricevuto comunicazioni dalla (presunta) Regione, è venuto in mente di contattare gli uffici pubblici di Napoli per assicurarsi che il rimborso fosse andato a buon fine. Solo che i (veri) funzionari regionali hanno spiegato alle incredule sorelle che mai avevano chiesto loro denaro. Solo in quel momento, dunque, le suore si sono rese conto d’esser state truffate.

Così hanno subito presentato denuncia ai carabinieri di Forino, in provincia di Avellino che in poco tempo hanno dipanato la matassa.

Le suore avellinesi erano finite vittime di una truffa tanto semplice quanto efficace orchestrata da due senegalesi, un uomo e una donna rispettivamente di 36 e 19 anni, residenti a Torino. Come riferisce il Mattino, i due sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura di Avellino, devono rispondere dell’ipotesi di reato di truffa.

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