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Salerno, finti volontari chiedono soldi a scuola per i bambini malati: è una truffa

Sull’episodio stanno indagando le forze dell’ordine, che contano di individuare i truffatori per assicurarli alla giustizia

Salerno, finti volontari chiedono soldi a scuola per i bambini malati: è una truffa

Si sono presentati in diverse scuole elementari di Salerno e hanno tenuto lezioni agli alunni sulla corretta alimentazione. Ore e ore di discussione, con competenza e professionalità, che non destavano alcun sospetto. Solo che al termine della formazione i volontari chiedevano soldi agli insegnanti e agli studenti da destinare a bambini malati di cancro. L’episodio ha insospettito alcune maestre e i genitori, i quali, successivamente, hanno scoperto che si trattava di un tentativo di truffa. Nessuna scuola, infatti, aveva dato il consenso alla raccolta di fondi. L’ultimo episodio è accaduto in un istituto scolastico della periferia di Salerno.

In questa scuola, i finti volontari hanno discusso di tumori, legati ad una cattiva alimentazione, per poi distribuire delle bustine agli allievi, pregandoli di raccogliere i soldi per la ricerca contro il cancro. Quando i piccoli sono ritornati a casa e hanno chiesto ai genitori di contribuire alla raccolta fondi, molti familiari si sono insospettiti e hanno chiesto spiegazioni alla dirigente scolastica. A quel punto si è scoperto che la scuola non aveva dato alcuna autorizzazione e così è accaduto anche negli altri istituti scolastici cittadini. La voce del tentativo di raggiro deve essere giunta anche ai truffatori, dato che, attesi in classe, non si sono più fatti vivi, facendo perdere le loro tracce. Sull’episodio stanno indagando le forze dell’ordine, che contano di individuare i finti volontari per assicurarli alla giustizia.

In Italia sono tante le associazioni che si occupano di ricerca contro il cancro. La più importante è l’Airc, una fondazione nata nel 1965 grazie all'iniziativa di alcuni ricercatori dell'Istituto dei tumori di Milano, fra cui il professore Umberto Veronesi e il professore Giuseppe Della Porta, e al sostegno di alcuni imprenditori milanesi, tra i quali Aldo Borletti (La Rinascente) e Camilla Ciceri Falck (acciaierie Falck). Dall'anno della sua nascita Airc si impegna a: raccogliere fondi e finanziare progetti di ricerca oncologici svolti presso laboratori universitari, ospedali e istituti scientifici; assegnare borse di studio a giovani ricercatori in modo da migliorare le loro conoscenze e abilità; coinvolgere ed informare il pubblico sui progressi compiuti dalla ricerca oncologica.

Ogni anno Airc, a seguito di un lavoro di valutazione che viene effettuato dal comitato

tecnico-scientifico (composto da scienziati oncologi provenienti da tutta Italia, affiancati da più di 600 ricercatori stranieri), provvede a distribuire i fondi raccolti tra i progetti di ricerca che vengono ritenuti validi.

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