Cronache

Se al liceo arriva la zona fumatori

"Area a sorveglianza allentata" nel cortile del liceo linguistico Manzoni. Chi vuole lì può fumare. Il preside: "Il proibizionismo non funziona mai"

Se al liceo arriva la zona fumatori

La lotta contro il fumo nelle scuole è senza fine. Ora in una scuola di Milano c'è chi ha avuto l'idera di allentare la morsa, creando uno spazio a "sorveglianza limitata". Che tradotto dal burocratese vuol dire: non c'è bisogno di nasondersi nei bagni, fumate pure qui. Nel cortile del liceo linguistico Manzoni c'è uno spazio apposito che è stato delimitato con il nastro adesivo. L'obiettivo dei dirigenti scolastici è allentare la morsa, sperando, così, di rendere il fumo "meno accattivante", proprio perché non è (del tutto) proibito.

La strategia anti tabagismo, come si legge sul Corriere, in realtà è molto più ampia e articolata. "La zona franca - spiega il dirigente Giuseppe Polistena - fa parte di una strategia più ampia che prevede corsi di prevenzione al tabagismo per prime e seconde classi all’Istituto dei Tumori e un dialogo continuo con i ragazzi che sta funzionando. Tra i minorenni i fumatori sono diminuiti". E un primo risultato tangibile è subito arrivato: "Quando abbiamo imposto il divieto avevamo i 52 bagni della scuola intasati: i ragazzi si chiudevano a fumare. Qualcuno usciva sul cornicione per non essere visto. La legge è velleitaria. Mancano gli strumenti per attuarla. Nessun proibizionismo ha mai funzionato. Serve invece comunicare ai ragazzi l’importanza di smettere. Solo chi è in trincea può vedere".

Si tratta di arginare il fenomeno, anziché pensare di risolverlo solo con i divieti. Che ovviamente ci sono e restano. Comprese le multe per chi trasgredisce. Anche se la cosa migliore resta l'informazione.

Spiegare bene le conseguenze del fumo e i rischi che si corrono avendo certi comportamenti e stili di vita (non solo fumare).

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