Cronache

Modena, sgomberato il rave party: 1000 persone e 150 veicoli identificati

Deflusso controllato dalle forze dell'ordine dal capannone del rave: molti andati via autonomamente. Nessun disordine ma cori contro Giorgia Meloni

Modena, sgomberato il rave party: 1000 persone e 150 veicoli identificati

Al via le operazioni di sgombero del capannone di Modena nord in cui da sabato notte si sono radunati migliaia di ragazzi per un rave party. La prima fase prevede una trattativa tra le divise e i giovani partecipanti, che a più riprese hanno annunciato di non voler interrompere l'evento. All'esterno del capannone si trovano circa 100 agenti, alcuni dei quali in tenuta antisommossa.

Lo sgombero del rave

"Non siamo qui per voi e non entreremo, l'edificio è sotto sequestro perché pericolante, dovete andarvene", ha detto un funzionario al megafono ttorno alle 10 del mattino. Dopo un primo momento di tensioni, ma senza scontri, i partecipanti al party hanno iniziato a lasciare l'edificio. Dentro stanno smontando le casse. La questura di Modena spiega: "L'azione di polizia è stata preceduta da un'attività di mediazione ed informazione dei destinatari visti i correlati profili di incolumità pubblica, affinché l'uscita dalla struttura avvenga con calma ed in modo responsabile per la sicurezza di tutti". Sulla zona vola un elicottero della Polizia che sta monitorando anche gli snodi della viabilità stradale e autostradale. Rinforzati anche i servizi nella limitrofa area fiere, dove gli afflussi di visitatori proseguono regolarmente.

Molti dei partecipanti, quasi tutti giovanissimi e provenienti da diversi Paesi, stanno lasciando il rave di Modena ma alcuni restano e discutono sul da farsi. "Io vorrei andarmene ma i miei amici vogliono restare a lottare", ha detto un ragazzo alle agenzie. Intanto pare che dal capannone si alzino cori contro Giorgia Meloni.

Le disposizioni di Matteo Piantedosi: sgombero d'urgenza

Già ieri mattina, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha indicato la linea dura per lo sgombero in tempi rapidi. Ha dato mandato al prefetto di far liberare l'area e di studiare le misure da intraprendere. Per questo motivo, già nella mattinati di domenica, si è riunito il comitato provinciale dell'Ordine e della Sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Modena Alessandra Camporota. Nel frattempo, il proprietario dello stabile, un privato, ha sporto denuncia contro l'occupazione abusiva. Tutto questo mentre il Pd difende il rave.

Molti giovani, capendo che a breve sarebbe partito lo sgombero forzato, hanno deciso di lasciare volontariamente il rave. Altri sono stati portati via dai genitori. Questa notte, alcuni hanno anche dormito all'addiaccio nei campi attorno al capannone. Tutti o quasi indossano travestimenti di Halloween. Ci sono anche alcuni stand improvvisati che promettono pizze fritte e street food. Il numero degli occupanti sta diminuendo e sembra si punti a far loro lasciare il capannone in maniera spontanea. "Tanto comunque ce ne andremmo via domani, non capisco il senso di sgomberarci", ha detto uno dei partecipanti. Sono circa 1000 le persone sinora identificate dalle forze di polizia. Al vaglio le loro posizioni.

Le reazioni della polizia: "Piantedosi senza tentennamenti"

"Accogliamo con grande favore le direttive del ministro Piantedosi che, senza tentennamenti, ha disposto un chiaro e preciso indirizzo operativo nei confronti della manifestazione non autorizzata in corso a Modena", ha detto in una nota Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, a proposito del rave party di Halloween in corso da sabato sera in un capannone alla periferia di Modena. Mezzetti, quindi, ha aggiunto: "La manifestazione, non autorizzata, ha raccolto migliaia di partecipanti che, secondo precise disposizioni del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, devono essere allontanati."

Il sindacalista, quindi, sottolinea che "risulta fondamentale per loro, per tutti gli operatori in divisa e per tutti i cittadini, cominciare con il ribadire con assoluta chiarezza cosa è consentito e cosa no per la sicurezza della collettività e nell'interesse di tutti. Si tratta di eventi che non passano certo inosservati la cui macchina organizzativa, in futuro, può essere interrotta sul nascere".

La questura di Modena fa sapere che le attività di sgombero dell'area interessata dal rave party prevedono anche l'esecuzione del sequestro preventivo dell'immobile "adottato di iniziativa e in via di urgenza, per motivi di sicurezza strutturale legati allo stato dei luoghi, dichiarati dal proprietario della struttura e certificati in ultimo da sopraluogo tecnico".

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