Cronache

"Spegnete quelle fiamme", loro lo pestano

Poliziotto fuori servizio aggredito e picchiato da cinque persone a Napoli, l'intervento dei colleghi scongiura il peggio. Tra di loro c'è anche un minorenne

"Spegnete quelle fiamme", loro lo pestano

“Spegnete quelle fiamme”, loro lo pestano e tentano pure di rubargli l’arma di ordinanza. In cinque finiscono nei guai a Napoli, tra loro c’è anche un minorenne.

È accaduto nella tarda mattinata di domenica quando un poliziotto fuori servizio, dal balcone di casa sua, ha visto i cinque intenti ad appiccare il fuoco per “smaltire” scarti di fiori e piante, rami secchi, cassette e vasi di plastica. Dal rogo s’erano alzate scure volute di fumo che hanno indotto l’agente a interrompere il suo riposo e a intervenire. Così, dopo aver allertato l’intervento dei vigili del fuoco e chiesto supporto ai colleghi del 113, li ha avvicinati e, fattosi riconoscere quale tutore dell’ordine mostrando il suo tesserino, ha chiesto loro di spegnere subito il fuoco che avevano appiccato sul marciapiedi in via Nuova del Campo.

Ma le richieste del poliziotto sono cadute nel vuoto, nessuno se n’è dato per inteso e le fiamme continuavano a crepitare. Anzi, dopo qualche momento gli si è avvicinato un 50enne che lo ha affrontato; in pochi istanti il poliziotto s’è visto letteralmente circondato da un capannello di persone. L’uomo gli ha sferrato alcuni pugni al volto, poi lo ha afferrato per il collo e ha tentato di sfilargli l’arma di ordinanza, senza riuscirci. A quel punto, a dar manforte al 50enne, sono intervenuti due gemelli di 27 anni e un 16enne che hanno iniziato a pestare l’agente a cui, intanto, la pistola era stata sfilata.

Intanto erano arrivati i colleghi del poliziotto, il loro intervento è stato provvidenziale: hanno bloccato gli aggressori e subito ritrovato l’arma, scoperta nel negozio di un altro 50enne coinvolto nell’episodio. Tutti sono stati bloccati. E mentre il minorenne è stato portato presso il centro di prima accoglienza ai Colli Aminei, i due 50enni e i gemelli di 27 anni sono stati arrestati e trasferiti alla casa circondariale di Napoli Poggioreale.

Rispondono delle accuse, in concorso tra loro, di rapina pluriaggravata, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e combustione illecita di rifiuti.

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