Cronache

Davide Paitoni suicida in carcere: accoltellò alla gola il figlio di 7 anni

Il 40enne era recluso dallo scorso gennaio per l'omicidio del piccolo Daniele a Morazzone, in provincia di Varese. All'uomo era stata negata la perizia psichiatrica. Era coinvolto in tre procedimenti penali

Davide Paitoni suicida in carcere: accoltellò alla gola il figlio di 7 anni

Si è suicidato in carcere Davide Paitoni, il papà del bimbo di 7 anni accoltellato alla gola lo scorso 31 dicembre a Morazzone, in provincia di Varese. Lo apprende ilmessaggero.it da fonti giudiziarie. Da una prima ricognizione risulta che al 40enne sia stata negata la perizia psichiatrica richiesta dal suo difensore, l'avvocato Stefano Bruno, in previsione di un eventuale processo con rito in abbreviato per il delitto. "Ognuno faccia i conti con la propria coscienza", ha commentato il legale all'Ansa la notizia del suicidio.

La nota della procura

"Davide Paitoni, accusato di aver ucciso il figlio Daniele di sette anni in Morazzone il primo gennaio scorso, si è suicidato nella sua cella nel carcere di San Vittore - scrive in una nota il Procuratore della Repubblica di Varese Daniela Borgonovo - Il 6 luglio gli era stato notificato l'avviso di conclusione indagini in relazione all'omicidio del figlio e domani era fissata la discussione, con giudizio abbreviato, nel procedimento per tentato omicidio di un collega di lavoro". Il 40enne era coinvolto in tre procedimenti penali tra cui uno inerente alle presunte minacce e violenze nei confronti dell'ex moglie, nonché madre del bimbo, Silvia Gaggini.

"Ha agito con freddezza criminale"

Proprio nel tardo pomeriggio di lunedì era giunta notizia che il gip di Varese avesse negato la perizia psichiatrica a Paitoni ritenendo che avesse agito con "freddezza criminale" quando ha ucciso il piccolo Daniele. "Il giudice ha ritenuto che le modalità con cui si è stato commesso il reato è talmente chiara da non rendere necessario procedere con un perizia psichiatrica.

- aveva spiegato, ieri, l'avvocato Bruno - Ripeterò la richiesta in udienza preliminare anche perché ho aspettato mesi prima di chiedere una valutazione psichiatrica, per sincerarmi personalmente delle condizioni del mio assistito".

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