Coronavirus

Virologo ora inchioda Conte: "Emergenza? Fuori i nomi..."

Il professor Tarro punta il dito contro il premier per la proroga dello stato d'emergenza. E sui social si scatena la bufera

Virologo ora inchioda Conte: "Emergenza? Fuori i nomi..."

In merito alla decisione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di prorogare lo stato di emergenza Coronavirus in Italia fino al 31 dicembre è intervenuto anche il celebre virologo Giulio Tarro. Dopo gli accesi scontri con il collega Roberto Burioni, l'allievo di Sabin (sviluppatore del vaccino orale contro la poliomielite) ha pubblicato sul proprio account twitter un post alquanto polemico per commentare le ultime notizie ed unirsi al crescente malcontento, che stavolta vede in prima linea anche il mondo scientifico.

"Vorrei sapere da virologo nomi e cognomi degli esperti che hanno consigliato a Conte di prolungare uno stato di emergenza epidemiologica che non esiste, che è solo una invenzione a scopi politici", ha scritto il professore, andando dritto al punto.

La posizione di Tarro sul tema Covid-19 è sempre stata chiara. Nel corso della giornata di ieri, il medico aveva inoltre scritto sulle proprie pagine social: "Siamo ottimisti: la pandemia è finita. Crisanti, Guerra, Ricciardi, Pregliasco? Parlano a vanvera. Non sono virologi".

Intervistato da Paolo Becchi per "LiberoQuotidiano" nei giorni scorsi, il virologo aveva infatti spiegato che il Coronavirus, proprio come ogni virus influenzale, non è più in grado di circolare dopo che la popolazione comincia a sviluppare gli anticorpi, naturale conseguenza di una pregressa epidemia. "Nella stagione successiva, se dovesse ripresentarsi, il virus potrebbe attaccare solo quei pochi che non hanno ancora sviluppato gli anticorpi", aveva poi aggiunto Tarro. "Secondo uno studio inglese, più del 60% degli italiani è stato contagiato ed ha sviluppato gli anticorpi. Per il prossimo autunno noi saremo, in larghissima parte, naturalmente immunizzati". I timori di Conte e del suo Comitato scientifico, dunque, non sarebbero fondati.

Interrogato su come sia stata gestita l'emergenza in Italia, Tarro si è inoltre espresso in modo fortemente critico:"Ritengo che siano state decise misure con una tempistica poco felice: varate in ritardo sull'effettiva convenienza ma al momento giusto, se vogliamo dire così, per aumentare stress e panico. Stress e panico di cui qualcuno sicuramente dovrà pagare il conto. È acclarato che in Italia il virus circolava probabilmente già da moltissimo tempo. In Lombardia è scoppiata una 'bomba atomica', tutto in un lasso di tempo troppo breve a fronte della capacità del Sistema Sanitario".

Il post del professor Tarro ha in breve raccolto numerosi commenti, alcuni dei quali di piena condanna nei confronti dell'esecutivo. "Conte vuole solo il potere nelle sue mani, così facendo pensa di sottomettere ancora una volta il paese, ma questa volta ha fatto male i conti, il conte!", ha sbottato un'utente. "Prof guardi che il Premier è consapevole di ciò, per il governo il covid 19 è stata una manna dal cielo, altrimenti sarebbero già caduti", ha aggiunto un altro internauta.

Il clima, questa volta, è molto pesante, e deve esserne al corrente anche Giuseppe Conte. Lo stesso premier, infatti, ha subito cercato di rimediare alle sue prime dichiarazioni, aggiungendo in un secondo momento di aver "anticipato quella che potrebbe essere una proposta che valuteremo tutti insieme", come riportato da "Il Secolo d'Italia". Tutto sta ora alla votazione in Parlamento che si terrà martedì prossimo, quando si discuterà sul prolungamento delle misure del Dpcm in scadenza il 14 luglio, che potrebbero quindi proseguire fino al 31 di luglio. Questo, almeno, quanto precisato dalla maggioranza.

Nel caso in cui Conte decida davvero di prorogare lo stato di emergenza, dovrà allora parlare alle Camere.

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