Se dopo il Covid, la guerra tra Russia e Ucraina, l’aspettativa generale è quella dell’arrivo degli alieni o della pioggia di cavallette, ci sarà da aspettare, perché al momento, per il mondo, c’è un’altra sciagura più urgente in arrivo. Almeno è quello che pensano i Giapponesi che si sono svegliati scoprendo che il Sessho-seki ovvero “ il masso maledetto” o masso omicida, che uccide chiunque lo tocchi, si è spezzato in due. Segno di grande sciagura. La formazione vulcanica, nota per le sorgenti termali sulfuree nella prefettura di Tochigi, a un centinaio di chilometri a nord di Tokyo, non poteva scegliere periodo migliore per spaccarsi.
Secondo la tradizione conterebbe uno spirito maligno che ora si sarebbe liberato. "Sento di aver visto qualcosa che non dovrebbe essere visto", ha scritto un utente di Twitter, in un post che ha attirato quasi 170.000 visualizzazioni. Probabilmente si riferiva al fatto che dalla pietra rotta continui ad uscire gas velenoso, ma questo ovviamente, non è stato specificato.
La cosa fa sorridere se pensiamo a quello che sta realmente accadendo, ma non è proprio così per tutti. La dimostrazione è il fatto che Sessho-seki è andato immediatamente in tendenza sulla rete, con messaggi a dir poco inquietanti che vedevano in questo segno, un peggioramento catastrofico nel conflitto Russia-Uccraina, che porterà alla terza guerra mondiale.
Cosa racconta la leggenda
Secondo la tradizione una volpe aveva il vizio di trasformarsi in una donna bellissima che voleva sedurre gli imperatori. Dopo essere stata scoperta da un sacerdote shintoista, l’affasciante donna venne trucidata da un eroico samurai, ma lo spirito abbandonò il suo corpo per possedere un sasso omicida. Il masso è considerato ufficialmente in Giappone l'oggetto più maledetto, e con la sua rottura le forze malefiche dello spirito di Tamamo-no-Mae si sarebbero nuovamente sprigionate, dopo quasi mille anni.
Cosa è successo realmente?
Parlando in termini meno spirituali e più terreni, le possibili spiegazioni della rottura dell’enorme masso sarebbero due. A dare la prima le autorità della prefettura, che hanno detto che già da qualche tempo sulla pietra era visibile una crepa, che con ogni probabilità si era estesa con le piogge e le rigide temperature.
La seconda, forse più probabile, è quella che essendo una zona vulcanica è sottoposta inevitabilmente a movimenti tellurici che possano aver causato la rottura.
Il parco in cui si trova questo enorme sasso, è stato dichiarato sito di interesse storico nel 1957 e la leggenda che le sta attorno è stata citata in diverse occasioni nella letteratura giapponese. Secondo il giornale Shimotsuke Shimbun, nei prossimi giorni le autorità locali e nazionali, si riuniranno per valutare che ne sarà della pietra, e decidere se risaldarla o lasciarla spaccata.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.