Il vero scandalo? Toghe in vacanza, giustizia lenta

In Italia i magistrati hanno 45 giorni di ferie annue senza contare il "periodo cuscinetto" che impedisce di fissare udienze prima del 7 settembre

Il vero scandalo? Toghe in vacanza, giustizia lenta
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Poi la Magistratura non si lamenti né si stupisca se è diventata impopolare, se il famoso "senso comune" è ormai favorevole a riformarla: perché il banale e burocratico slittamento a settembre della sentenza per Ciro Grillo e amici (spiace non citarli) vale più di cento allarmi di attentati alla democrazia, più di risentiti comunicati corporativi, di allarmati strali da talk show e di pensosi seminari sulla separazione delle carriere.

Domanda: il celeberrimo lettore-elettore-cittadino che cosa potrà vederci in una sospensione del genere, dopo sei anni di attesa? Risposta: forse potrà vederci il blocco estivo dei tribunali italiani, le ferie dei magistrati che sono le più lunghe del Paese, oppure, se è ben informato, che il Csm ha stabilito che non si possano fissare udienze dal 15 luglio al 7 settembre: forse ci vedrà questo, e a questo ci fermiamo: non stiamo neanche citando gli interventi della magistratura che ostacolano ogni tentativo di fermare l'immigrazione illegale e punire gli autori di reati, temi, tu guarda, ritenuti sempre più prioritari tra gli elettori di destra ma anche di sinistra. Stiamo solo citando i tempi e la lentezza che grava su imputati, parti lese, credibilità del sistema e, nel caso, gente che aspetta da una vita (la loro) una maledetta sentenza di primo grado.

Chiamatela inefficienza percepita, ma si può anche scendere nei dettagli. In Italia i magistrati hanno 45 giorni di ferie annue senza contare il "periodo cuscinetto" che impedisce di fissare udienze prima del 7 settembre. In Germania le toghe hanno 29 giorni di ferie (30 una volta superati i 55 anni) e in Spagna sono 22, in Francia 25; in Germania e Francia i tribunali non chiudono mai, mentre altre nazioni hanno chiusure estive limitate a precise categorie (le corti supreme, la giustizia amministrativa) e non esiste niente di analogo alle ferie e chiusure italiane, e anche quando sono previste (Slovenia, Grecia) c'è più flessibilità: nessun sistema è rigido e generalizzato come il nostro in termini di durata e impatto sul proprio funzionamento.

La voce "ferie", morale, è l'unica in cui la nostra giustizia è prima in Europa. In compenso i risultati (548 giorni un primo grado, 893 un appello, 1.299 una Cassazione) ci vedono tra gli ultimi, se non ultimi. Non esistono indicatori per misurare il lavoro dei magistrati: qualcuno dichiara senza problemi di lavorare 4-6 ore al giorno e nessuno conteggia le ore, i fascicoli, gli straordinari o il lavoro portato discrezionalmente a casa. Anche il concetto di "carico esigibile" (un minimo di fascicoli annui) è stato bocciato dalla Magistratura, che lamenta regolarmente le condizioni diseguali degli uffici e la carenza di personale. Quindi altra domanda: sono pochi, i magistrati? Risposta: in Italia ci sono 14,8 magistrati ogni 100.000 abitanti, che sono pari o superiori a Francia e Spagna (e più della Gran Bretagna) anche se si dice sempre che manchi il 15 per cento delle toghe previste. Peccato che da noi siano anche pendenti circa 4 milioni di processi, e questo con enormi disparità territoriali: a Bolzano un civile dura in media 141 giorni, a Foggia 1.164.

Ma che gli frega, di questo, a quegli imputati per stupro con 9 anni di galera che gli pendono sul collo: possono aspettare, devono capire che il tempo non è bastato, che c'è il problema degli organici, che è solo colpa della politica, che in ogni caso si tornerà in

aula a settembre, che deve ri-parlare l'accusa per replicare, poi i fondamentali legali delle parti civili che reclamano soldi, poi le difese dei ragazzi per controreplicare, e intanto la vita corre, la loro e la nostra.

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