È un appello che scuote le coscienze, quello del vigile del Fuoco presente al corteo "No Renzi Day" andato in scena ieri a Roma. Un appello che assume i toni di un clamoroso "vaffa" diretto come uno schiaffo in piena faccia al presidente del Consiglio.
Durante la manifestazione che ha invaso ieri le vie della Capitale uno dei tanti pompieri presenti anche in divisa al corteo ha preso la parola e ha urlato nel microfono tutta la propria rabbia.
"Il nostro lavoro è un lavoro sociale - ha gridato - Renzi si doveva assumere questa responsabilità, non ci deve abbracciare quando siamo sul campo in ginocchio per la fatica durante il terremoto lungo il suo percorso, Renzi doveva abbracciare i vigili del fuoco con il rinnovo di un contratto decente che valorizzi quella che è una struttura fondamentale dello Stato sociale".
Abbiamo scioperato venerdì perché non è possibile - ha spiegato il pompiere - che continuiamo a prendere schiaffi dai tutti i governi degli ultimi vent'anni. Il servizio di soccorso è ormai precario e lo dimostra tutti i giorni: il governo non deve donare dei soldi ma proporre una stabilizzazione dei precari anziché prendere pacche sulle spalle dai cittadini."
Uno sfogo che con il pretesto del No al
referendum costituzionale trova l'occasione per esprimere ad alta voce tutta l'amarezza e lo sdegno di chi si sente tradito da quel governo che davanti alle telecamere fa sfoggio di retorica patriottica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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