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Glenmorangie "Tale of spices" un biglietto per l’Oriente

Una bevuta insolita e ben costruita. Un biglietto liquido per Tangeri, Smirne o Algeri, che testimonia quanto il distillato di malto sia impossibile da incasellare

Glenmorangie "Tale of spices" un biglietto per l’Oriente
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Chiunque ami le spezie, sa che in cucina sono il principio fondante della teoria del caos: nessuno le pesa precisamente, ma anche se venissero utilizzate col bilancino elettronico, il risultato non sarebbe mai identico, perché ogni peperoncino è diverso, ogni curry è piccante a modo suo, ogni cumino odoroso in varia misura.

Anche per questo, l'idea di creare un whisky che riproduca i profumi di un mercato delle spezie è una delle più folli e visionarie mai affrontate da una distilleria. Senza contare che in Scozia, patria del single malt, di essenze esotiche non c'è esattamente grande abbondanza. Eppure, Bill Lumsden - direttore della creazione di Glenmorangie - ci si è gettato a capofitto, dedicando alle spezie il quinto capitolo della serie limitata di imbottigliamenti «A tale of...»: whisky pensati con il preciso intento di riprodurre profumi e sapori particolari. Dopo il «racconto» di un dolce, di un inverno, di una foresta, di Tokyo e quello di un gelato, tocca dunque alle spezie.

Già, ma siccome non si possono aggiungere polverine al whisky, come si fa a dare note di zafferano, cardamomo o noce moscata al single malt? Occorre una maestria particolare nel combinare diversi tipi di botte, dove il whisky riposa. Per «A tale of Spices» sono stati usati quattro diversi affinamenti: barili di rovere vergine carbonizzato, barili ex vino raschiate e tostate, barili ex sherry Pedro Ximenez e soprattutto rare botti che avevano contenuto vino rosso marocchino. Il whisky così composto, nel bicchiere, sprigiona una bella armonia di suggestioni che vanno dalla dolcezza della pasticceria mediorientale alle note floreali di rosa, fino a un palato ricco di spunti - ça va sans dire - speziati, dominati dallo zenzero.

Una bevuta insolita e ben costruita.

Un biglietto liquido per Tangeri, Smirne o Algeri, che testimonia quanto il distillato di malto sia impossibile da incasellare. Il «perfect serve» consigliato è un highball con rosa, limonata e cannella. Ma noi lo preferiamo liscio, come alambicco e botti l'hanno fatto.

Glenmorangie «A tale of spices», 46%, 90 euro

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