“Sugo”, cronaca sentimentale del cibo

Un libro di Mariachiara Montera esplora il nostro rapporto con l’alimentazione con uno sguardo al femminile che però lo rende universale. Quattro storie più una per riflettere sulla memoria, sulle relazioni con il nostro corpo, con l’identità di genere, con l’educazione al mangiare, con il nostro “zaino culturale”. Perché “il cibo ha in sé la maggior parte delle risposte”

“Sugo”, cronaca sentimentale del cibo
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Storia sentimentale del cibo. O anche autobiografia con il tovagliolo al collo. E’ difficile definire il libro “Sugo” di Mariachiara Montera (edizioni Blackie, 124 pagine, 13 euro), interessante tentativo di raccontare il rapporto tra ciò che mangiamo, come lo mangiamo e la nostra identità che parte dal femminile – l’autrice sceglie di raccontare quattro storie vere di donne più la sua e usa volutamente il “femminile universale” – ma diventa storia di tutti, in cui ciascuno di noi può trovare identificazione e motivi di riflessione.

“Il cibo ha in sé la maggior parte delle risposte – scrive l’autrice nella quarta di copertina - bisogna solo saperlo interrogare nel modo giusto. Cosa mangiamo, cosa proviamo in cucina, dove e come ci sediamo a tavola, l’educazione alimentare che riceviamo, le ricette che tramandiamo, raccontano quasi tutto di noi, e delle famiglie in cui cresciamo. Dentro una stessa zuppiera ci sono memoria e cultura, genere e geografia, lontananza e legami”.

L’autrice sceglie di racconta requesta “recherche” culinaria attraverso quattro storie di donne vere ma rese naturalmente anonime più la propria, quella del capitolo iniziale “Ma il cibo, cos’è?”, che tira le fila dei discorsi che i capitoli successivi si incaricano di sviluppare. E così in “Finisci tutto nel piatto!” di raccontano le dinamiche familiari dello stare in tavola e l’educazione alimentare attraverso la storia di Alessia, chef da venticinque anni. In “Che fame!” attraverso la narrazione di Angela si discorre del difficile equilibrio tra il mangiare e il digiunare, tra il senso del piacere e il senso di colpa e di come l’atto del mangiare cambia il nostro fisico e il nostro rapporto con noi stessi e con il mondo esterno.

Sugo, libro di Mariachiara Montera

In “Chi fa da mangiare?” la vicenda di Nina offre lo spunto per riflettere sulla relazione tra il cibo e l’identità di genere e di cosa voglia dire, per una donna, svolgere il lavoro alimentare in famiglia e in particolare nutrire il proprio figlio (“Si può essere buone madri e pessime cuoche?”). L’ultimo capitolo, “Con un’altra lingua”, tratta delle nostre abitudini gastronomiche, in particolare quelle di chi si trova sradicato dalla propria terra e si trova a portare con sé uno “zaino culturale” fatto di gesti, tecniche, ingredienti, ma anche del continuo negoziato tra origini e contesto, tra vecchia e nuova casa. “Il cibo – scrive Montera – è insomma una pratica politica, legata al potere, sia negli spazi domestici e tanto più nel settore professionale: crea nuove comunità. Nuovi spazi di appartenenza, nuove identità transnazionali”.

"Sugo” è un piccolo gioiello che tesse “un’ode al cibo della nostra vita, sostanzioso e concreto: quello che, se eravamo fortunati, ci preparavano da bambini”. Un libro che segue percorsi intimi, minori, fatti di memorie, di tic, di ossessioni, di abitudini, di luoghi comuni, di pregiudizi, di corpi, di desideri, di relazioni, di emozioni, di predisposizioni al cambiamento e di negazioni dello stesso e che da tutto questo pone questioni importanti, che fanno riflettere e mettono anche un po’ fame. Un libro che pone molte domande ma non dà risposte, perché esse sono oltre che dentro al cibo, come dice l’autrice, anche dentro di noi, pure quando, come diceva “Quèlo” di Corrado Guzzanti, “sono sbagliate”.

Mariachiara Montera è foodwriter e autrice di podcast. Racconta il mondo attraverso il cibo, esplorando temi interdisciplinari.

È host di Lingua e Guscio per Storytel e autrice di Al Nocciolo per Chora Media. Cura la newsletter Conserve. Ha una linea di cancelleria, Pensieri di Burro, e su Instagram (@maricler) parla di cibo, libri, gatti e altro. Collabora con Scuola Holden. Sugo è il suo primo libro

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