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Tenute Tomasella, l’equilibrio tra natura e uomo

Un’azienda che si muove tra Veneto e Friuli e che produce Prosecco Doc Treviso ma anche vini fermi nelle due regioni. Abbiamo assaggiato il fresco e scattante Friulano Doc e il sontuoso Le Bastìe Rosso, da uve Merlot. Due vini che riassumono perfettamente la filosofia dell’azienda, legata a un’agricoltura lenta e al biologico, a cui nel 2026 sarà interamente convertita

Tenute Tomasella, l’equilibrio tra natura e uomo
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Ci sono luoghi che sembrano nati per stare in equilibrio. Non l’equilibrio immobile delle cose ferme, ma quello più raro: la capacità di tenere insieme differenze, di farle dialogare fino a trasformarle in ricchezza. Tenute Tomasella vive esattamente qui, in quel lembo di campagna in cui il Veneto guarda il Friuli senza confini, un territorio di passaggio che somiglia più a un ponte che a una linea sulla carta. In cinquanta ettari di vigna, ogni filare affonda le radici in un mosaico di suoli che cambiano colore e consistenza nel giro di poche decine di metri, come se la terra stessa avesse deciso di raccontare più storie contemporaneamente.

È forse per questo che i vini della famiglia Tomasella hanno un carattere così definito: portano con sé la vibrazione di questa terra composita, il calcare friulano e le argille venete, le brezze che scendono dalle Prealpi e l’eco del mare Adriatico che mitiga ogni eccesso. Sono vini che non scelgono una sola identità, ma la somma delle molte che li hanno generati; vini che non urlano, ma raccontano.

Da oltre cinquant’anni qui si coltiva una viticoltura lenta, che non vuol dire antica, bensì attenta. L’eredità iniziata nel 1965 con Luigi Tomasella – e rinnovata dal figlio Paolo trasformando la produzione da sfusa a un lavoro di finezza in bottiglia – si regge su un principio semplice: ascoltare. Ascoltare i tempi della natura, le necessità della vite, i segnali dei suoli. Significa lasciare che sia la vigna a dettare il ritmo, intervenire il meno possibile, scegliere la manualità quando serve precisione e sensibilità che nessuna macchina può offrire.

È così che è nata l’adesione al SQNPI, così è partita la conversione al biologico che sarà completa nel 2026, così si è scelto di affiancare alla tradizione la ricerca scientifica, come nello studio condotto con il ricercatore Diego Tomasi per comprendere meglio la straordinaria diversità dei terreni e prepararli al futuro del clima. Qui la tecnologia non sostituisce, ma sostiene: pressature soffici, vinificazioni controllate, lunghe soste sui lieviti per proteggere quello che la vigna ha già fatto.

Tenute Tomasella produce circa 150mila bottiglie l’anno sia nella zona del Prosecco Doc Treviso, dove coltiva la Glera, e nel resto del Veneto, dove produce Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay, Verduzzo e Refosco dal Peduncolo Rosso, sia in Friuli. Ed è a questi vini che ci dedichiamo stavolta. In particolare al Friulano Friuli Doc, un vino che viene sottoposto in parte a criomacerazione e che – nell’annata 2024 - appare giallo paglierino alla vista, piacevole al naso con aromi di miele d’acacia, di frutta matura, e dalla bocca sapida e piena, con quella nota ammandorlata nel finale tipica del vitigno. Un vino che si abbina perfettamente a piatti del territorio come il frico e il prosciutto di San Daniele, ma anche ad antipasti all’italiana e primi leggeri.

Molto più impegnativo l’assaggio del secondo vino, il Le Bastìe Rosso dell’annata 2016, dalle migliori uve selezionate di Merlot vinificato in rosso con macerazione prolungata sulle bucce alla temperatura controllata di 25° e poi una sosta di undici mesi in barriques di rovere di primo e secondo passaggio, a cui fanno seguito sei mesi di acciaio e 36 mesi di affinamento in bottiglia. Un vino dal colore rosso rubino profondo con riflessi granata, un naso ricco di piccoli frutti rossi, spezie, caffè, tabacco e liquirizia e una bocca complessa e muscolosa, piena e perfettamente equilibrata. Un rosso potente, da abbinamenti ambiziosi come carni rosse e formaggi ben stagionati. In Friuli si producono anche il Le Batìe Bianco, il Merlot Friuli Doc e il Cabernet Franc Friuli Dic

Tenute Tomasella è un luogo che procede senza forzature, dove la qualità non è un traguardo ma il risultato di un dialogo costante tra uomo e natura.

Una cantina che non cerca confini perché vive nel punto esatto in cui i confini svaniscono. E ogni bottiglia, che sia bianca o rossa, giovane o destinata all’attesa, porta con sé questa idea semplice e radicale: la natura non ha fretta, e quando la si rispetta davvero, non delude mai.

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