La nuova edizione di Bar d’Italia del Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con illycaffè, è stata presentata al Teatro Manzoni di Milano venerdì scorso. La guida, curata da Marina Savoia e giunta alla 26ª edizione, fotografa un settore in continua trasformazione, capace di resistere alle crisi e di reinventarsi ogni giorno.
Il riconoscimento più atteso, il Premio Illy Bar dell’Anno 2026, è andato a Mamm Pane, Vino e Cucina di Udine, un locale che ha fatto della sostenibilità il proprio tratto distintivo. Dall’energia rinnovabile al reinserimento lavorativo dei detenuti, passando per l’attenzione alla filiera e alle politiche antispreco, Mamm rappresenta un modello che unisce concretezza, responsabilità sociale e qualità dell’offerta.
La guida 2026 conta 1.100 locali recensiti, con 107 nuovi ingressi distribuiti in tutte le regioni italiane. La Lombardia si conferma la più rappresentata con 160 indirizzi, seguita da Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia. In crescita anche i locali che hanno conquistato i massimi riconoscimenti: 52 le insegne premiate con Tre Tazzine e Tre Chicchi – simboli di eccellenza per servizio e qualità del caffè – con sei novità assolute. Tra i nuovi ingressi con il massimo punteggio compaiono Torrefazione Vittoria (Cremona), Cafezal (Milano), Gustificio (Carmignano di Brenta), lo stesso Mamm Pane, Vino e Cucina (Udine), Ritorno (Acerra) e Morettino Lab (Palermo).
Spazio anche alle Stelle, che segnalano i locali capaci di mantenere per almeno dieci anni consecutivi il massimo dei voti: sono venti, tre in più rispetto allo scorso anno. Entrano per la prima volta Marelet di Treviglio, Gino Fabbri Pasticciere di Bologna e Sal de Riso Costa d’Amalfi. Le Due Stelle, riservate ai locali che hanno raggiunto vent’anni consecutivi di eccellenza, salgono a sette: tra queste, Colzani di Cassago Brianza è la nuova entrata.
Il panorama che emerge è quello di un’Italia dei bar sempre più diversificata. Non più solo luoghi di caffè e brioche, ma spazi polifunzionali che scandiscono la giornata con colazioni, pranzi veloci, aperitivi ed eventi serali. Crescono le caffetterie specialty e le bakery di nuova generazione, che propongono un approccio più lento e artigianale. Resistono i locali storici, affiancati da format pop di quartiere e da indirizzi capaci di dialogare con una clientela sempre più consapevole e attenta alla sostenibilità. “Il bar non è più solo il luogo del caffè. È esperienza ed emozioni, è vita sociale e tempo vero”, ha commentato Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile del Gambero Rosso. Per Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, “il premio celebra quelle realtà che riescono a trasformare qualità, innovazione e sostenibilità in esperienze autentiche per persone e comunità”.
A contendersi il titolo di Bar dell’Anno, accanto al vincitore Mamm Pane, Vino e Cucina, c’erano altri quattro locali selezionati da una giuria di esperti: Dolcemascolo di Frosinone, Forno Brisa di Bologna, Gilli di Firenze e Pasticceria Sartori di Erba. La scelta finale ha premiato il progetto friulano, ritenuto il più coerente nel coniugare etica e concretezza.
In 500 pagine la guida racconta dunque non solo i migliori indirizzi italiani, ma anche una parte importante della quotidianità del Paese. Perché il bar resta uno dei luoghi in cui – come scrive l’incipit della guida – “si respira ancora vita vera”.