Cultura e società

David Goggins, storia di un Iron Man americano

Navy Seal che ha prestato servizio in Afghanistan e in Iraq, oggi atleta di specialità come triathlon e l’ultra-triathlon, David Goggins è un esempio per ogni uomo che vuole prendere in mano la sua vita

David Goggins, storia di un Iron Man americano
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Negli Stati Uniti d'America c'è un signore chiamato David Goggins che non sa cosa vuol dire arrendersi, gettare la spugna, dire non ce la faccio, o non ci riesco. Per questa semplice ragione la storia della sua vita è straordinaria, e arrivata a noi dall'altra parta dell'Oceano non ci consente di non raccontarla; quale esempio - sano - di dedizione e impegno che sono le prime, forse sole qualità necessarie all'essere umano per raggiungere uno scopo nella vita.

Nato a Buffalo nel 1975, il giovane Goggins vive un’infanzia segnata da un padre tiranno quanto violento che "obbliga" l’intera famiglia a lavorare nella pista da pattinaggio con discoteca che possiede. Non è un lavoro duro, ma non è certo quello che spetta ad un bambino di appena sei anni: pulire la pista, i bagni, i pattini a rotelle che vengono noleggiati dagli avventori, per poi trovare riposo, esausto, su un semplice divano posto al piano di sopra - anche se la famiglia ha una bella casa, e da fuori sembra una tipica "famiglia americana".

Quando la vita è dura sin dal principio gli esseri umani sono sempre posti di fronte ad una scelta esistenziale: arrendersi subito e diventare cattivi nei confronti per mondo per un patimento che non credono di meritare, oppure tenere duro in attesa di un’occasione. David Goggins tiene duro. Un giorno fugge con sua madre che lo porta in Indiana. Trova una seconda possibilità, sceglie di non raccogliere l’odio che il padre aveva seminato in quello che definiva "un inferno sulla terra". Tenta.

Potrebbe essere una svolta, la fine di un dispiacere da seppellire di fronte ad una nuova vita semplice ma felice, ma ancora una volta le insidie si fanno avanti e sbattano a tappeto un adolescente che si trova a fronteggiare una situazione di povertà mentre inizia a soffrire di quello che viene definito “stress tossico”. Il giovane Goggins dice di sentirsi “sempre in pericolo”, per questo balbetta, perde capelli, rimane indietro negli studi - già in terza elementare gli era stato diagnosticato un disturbo dell'apprendimento dovuto alla mancanza di istruzione, una situazione che col tempo non era certo migliorata. È vittima di odio razziale e teme i compagni che lo bullizzano e intimidiscono. Sarà una nuova figura paterna a dare una nuova speranza a questo ragazzo in difficoltà, un uomo gentile con cui la madre istaura una relazione sentimentale che sembra volersi prendere cura di questo ragazzo debole e vessato; un uomo che purtroppo verrà assassinato gettando ancora una volta il giovane ragazzo alla ricerca di un po’ di tranquillità nella tempesta della vita.

Una rivoluzione interiore

È su consiglio del nonno materno che decide di arruolarsi nell’Aviazione militare degli Stati Uniti dove si specializzerà nell’unità dei “pararescue”, operatori impiegati in missioni di salvataggio aviolanciati. Sarà l’inizio di un mutamento esistenziale e radicale. David decide di cambiare il suo atteggiamento nei confronti della vita e nei confronti del suo corpo, scoprendo un’abnegazione e una devozione che nessuno si sarebbe atteso di trovare in un uomo sovrappeso, con difficoltà di apprendimento e una serie di pesanti traumi alle spalle.

Supererà ogni ostacolo, completando non solo il programma di addestramento per l’Us Air Force ma perseverando nelle forze armate, fino ad accedere alla ristretta cerchia della Navy Seal: la più famosa forza speciale del mondo che fa capo alla Marina statunitense, a cui vengono affidate le missioni più complesse e pericolose da svolgere sul campo di battaglia: spesso dietro le linee nemiche. Per accedervi bisogna superare una serie di prove fisiche e mentali durissime, proprie di ogni formazione d’élite, e già superare quelle è una sfida unica della quale pochi possono vantarsi.

Un uomo d’acciaio

Il riscatto di Goggins sarebbe stato sufficiente ad appagare ogni uomo, ma lui sceglie di andare oltre, ancora una volta. Perché quando si spezza qualcosa - come quando si spezza il fiato - è difficile fermarsi per non vedere fino a dove si può arrivare: capire di che tipo di stoffa si è fatti veramente. Continua a guardare altri traguardi a chiedersi "e se.." ne fosse capace?

Diventa così l'unico militare statunitense a completare l’addestramento dei Seal, della Scuola dei Ranger, forza speciale dell'Us Army, e del controllo aereo tattico dell’Us Air Force. Intano presta servizio in Afghanistan e in Iraq. Partecipa a oltre 60 ultramaratone, gare di triathlon e ultra triathlon stabilendo numerosi record e posizionandosi regolarmente nelle prime cinque posizioni d'arrivo. Entra anche nel Guinness dei primati dopo aver completato 4.030 trazioni alla sbarra in appena 17 ore. Di quell'uomo pesante con il volto rassegnato e solo dei piccoli baffi come vezzo personale, è rimasto solo lo sguardo profondo come il passato di chi ha una storia da raccontare; perché il suo corpo è diventato d'acciaio e la sua mente una macchina sofisticata, capace di supportarlo in ogni sfida invece di frenarlo. "La mente è il nostro peggior nemico" sostiene, "decidere se vogliamo sentirci vittime o protagonisti della nostra vita" spetta solo all'uomo. Lui ha scelto la rivalsa sulle povere chance che gli aveva concesso una lotteria dell'esistenza spesso poco indulgente.

Nel suo libro, intitolato Can Hurt' Me (pubblicato nel 2018 ed edito in Italia da Vallardi), David Goggins ci racconta ogni passo del suo cambiamento. E ancora oggi che non veste più l'uniforme, ma è un atleta annoverato tra i motivatori più seguiti del pianeta, fotografato con quel vecchio Forrest Gump nel bel mezzo di una corsa nel deserto, continua a ripetere dalle pagine della sua vita: "Non mi fermo quando sono stanco, mi fermo quando ho finito".

Il suo percorso prosegue.

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