Cuochi o meteorologi hanno tutti un segreto

Tra le proposte più originali del Festival, il laboratorio di Matefitness, un progetto del Cnr-Psc e di Palazzo Ducale. Questa interessante «palestra della matematica», allestita nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, è il primo spazio in Italia che permette a studenti e pubblico di tutte le età di «allenare la mente», scoprendo quanto i numeri siano utili e divertenti in tante circostanze quotidiane, cimentandosi in prima persona con giochi, esperimenti e attività interattive a vari livelli. Comune denominatore dei vari percorsi - coadiuvati dalla presenza di una squadra di «animatori-allenatori» - è sempre il divertimento: dalla matematica della spesa a quella del condominio, dalla probabilità di trovare l'anima gemella a tutti i trucchi di geometria, logica, statistica, scacchi, sudoku. Emblematico dell'approccio del Festival, che punta a trasferire il sapere scientifico anche a chi è digiuno di scienza, mantenendo sempre stretti legami tra i contenuti proposti e il loro rapporto con la vita quotidiana e con quanto ci circonda, è il laboratorio «La scienza in cucina». Con un processo che mescola gioco e sperimentazione, il pubblico è guidato da un cuoco e da uno scienziato alla scoperta di quali processi intercorrono nella preparazione di un piatto e quali alternative si possono avere per arrivare allo stesso risultato: cosa permette a un soufflè di aumentare di volume e perché è così facile che «smonti»? Perché la pasta e il sugo «legano»? Perché i lieviti fanno lievitare? Come mai da una sostanza polverosa come la farina si riesce ad arrivare al pane? Perché da un chicco di mais si ottiene il popcorn? Un programma di conferenze-laboratorio al termine delle quali, naturalmente, il pubblico può verificare con l'assaggio la «bontà» delle teorie esposte.
Ne «La fisica del Samurai», giovani esperti di antiche discipline orientali guidano il pubblico alla scoperta delle leggi fisiche e dei principi della biomeccanica nella pratica delle arti marziali orientali, mentre «Microscopici coinquilini» accompagna il pubblico in un'esplorazione originale di un facsimile della propria casa, a caccia dei microrganismi tipici di ogni ambiente. «Guarda che crosta», infine, è un'entusiasmante discesa nelle viscere della Terra: dopo un'introduzione alla teoria della deriva dei continenti di Alfred Wegener si parte a bordo del planetario gonfiabile Starlab per un viaggio alla scoperta dei meccanismi che regolano i movimenti della crosta terrestre.
Nel programma dei laboratori del Festival anche «Colazione con il fotografo», una gigantesca camera oscura interattiva in cui, tra un biscotto e l'altro, prendere confidenza con le grandezze che regolano il mondo della fotografia (tempo, diaframma e sensibilità).

«Il rame e la seta», ricerche sperimentali sull'elettricità per esplorare i segreti dell'elettromagnetismo, «Rosso di sera», che abbina un'interessante galleria fotografica e la proiezione di impressionanti filmati a carattere meteorologico a un laboratorio in cui vedere e toccare con mano come si «indovina il tempo per domani»; e due percorsi interattivi promossi da Federchimica che accompagnano le scolaresche, attraverso la sperimentazione diretta, alla scoperta degli insospettabili contributi dati da cloro e plastica al nostro quotidiano.

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