LA CURIOSITÀ

LA MODA

La cucina romana

conquista New York

New York si innamora della cucina romana: se ne accorge anche il New York Times che dedica alla crescita esponenziale di ristoranti dedicati alla tradizione culinaria romana un lungo articolo «In New York Restaurants, the Rise of Rome» (nei ristoranti di New York l’ascesa di Roma). Dimenticate le classiche proposte toscane, Manhattan è tutto un fiorire di ricette a base di quinto quarto, carciofi, porchetta e amatriciane. Anche uno dei re Mida della ristorazione newyorkese, Danny Meyer, cavalca l’onda aprendo un’hostaria trasteverina, «Maialino», all’interno di uno dei hotel più posh di New york, il prestigioso Gramercy Park Hotel. «Ci fa molto piacere che gli organi di stampa internazionali come il New York Times riconoscano alla nostra cucina caratteristiche e valori da sempre amati in tutto il mondo - commenta Nazzareno Sacchi, presidente di Fipe-Confcommercio Roma -. La fama e l’ottima opinione di cui gode la nostra cultura culinaria all’estero ed in particolare in una città cosmopolita come New York sono un chiaro segnale che il rispetto e il mantenimento della tradizione, su cui si basa essenzialmente la nostra tavola, sono la ricetta vincente della cucina italiana e in modo particolare di quella romana».

«I prodotti tipici del nostro territorio - continua il presidente della Fipe Roma - derivanti da produzioni d’eccellenza, fanno sì che i menù romani siano adottati in tutto il mondo non solo dalle osterie o trattorie più semplici ma anche da ristoranti e locali di lusso, di alto livello e alla moda, anzi quest’ultimo si sta rivelando sempre più un vero e proprio trend».

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