«Dai liberali la spinta alla Cdl»

L’azzurro Pennisi: «Siamo la componente più fedele al progetto. Ora non chiudiamo ai radicali»

«Rivolgo un appello alla Cdl: non perda la sua natura laica e riformista, e accolga i radicali, perché non è assolutamente detto che siano ad un passo dall’entrare nell’Unione». Milko Pennisi, consigliere comunale e tra i principali esponenti dell’ala liberale di Forza Italia, riafferma il valore della sua corrente all’interno della coalizione. «Sappiamo che nell’area socialista ci saranno molti transfughi - sostiene - “annusano” il rischio di una sconfitta e cercano di mettersi al riparo». Esclude invece che il fronte laico possa farsi allettare da strategie di potere: «La sinistra è formata da una forte componente integralista e catto-comunista, e già l’esempio della Provincia, dove la maggioranza non è ancora riuscita a fare nulla, dimostra che anime troppo distanti non combinano niente di buono». E d’altra parte, l’operato di assessori e consiglieri milanesi che, come lui, compongono l’ala liberale a Palazzo Marino - da Giulio Gallera a Fabrizio de Pasquale e Livio Caputo - «hanno sempre dimostrato massima fedeltà al progetto, sono una forte componente che, di fronte alle difficoltà, affronta i problemi senza girare le spalle».
Il consigliere azzurro sottolinea come in tanti anni di buongoverno, i liberali si siano dimostrati «una risorsa da conservare, che ora va sfruttata maggiormente», e in vista delle elezioni ritiene che l’area «laica e radicale in Forza Italia vada rafforzata» insieme «all’ala riformista e ai radicali, con cui il dialogo non si è mai interrotto».


Non a caso Milko Pennisi, da molti mesi, sta svolgendo una convinta operazione per «ricompattare» i liberali in città, a partire dal Polo Laico. Anche tenendo conto che qui «la percentuale degli appartenenti alla corrente laica è molto più alta rispetto al resto d’Italia». La Cdl, conclude, «stia attenta a essere moderata, ma non conservatrice».

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