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D'Amore: "Ci faremo arrestare contro la legge anti Gomorra"

L'attore commenta la proposta di FdI che punisce chi "ripropone comportamenti" mafiosi. Come certe serie tv

D'Amore: "Ci faremo arrestare contro la legge anti Gomorra"
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"E allora ci faremo arrestare in parecchi, dovranno allargare di molto le patrie galere. E ricordiamoci che i detenuti pesano sulla spesa pubblica: il nostro è un Paese che ha un debito pubblico importante, quindi non gli conviene". È la risposta provocatoria data da Marco D'Amore (nella foto) durante la conferenza stampa di presentazione di Gomorra - Le Origini (di cui l'attore è regista), a una domanda relativa alla proposta di legge presentata da FdI, prima firmataria Maria Carolina Varchi, che punisce chi "ripropone atti o comportamenti" di personaggi mafiosi con intento "apologetico", così come chi "esalta fatti, metodi, princìpi" mafiosi.

Tra gli esempi citati nel testo anche "serie tv che mitizzano personaggi reali o immaginari delle varie associazioni criminali di stampo mafioso". Dunque, una legge che se fosse approvata potrebbe, in teoria, punire produttori ed editori di serie come Gomorra più volte accusata di esaltare la Camorra. Il testo - che nei giorni scorsi è stato assegnato alla commissione Giustizia - prevede una pena fino a tre anni di carcere e una multa fino a 10mila euro. Roberto Saviano, citato in conferenza stampa, nei giorni scorsi ha spiegato che la legge "di fatto esporrebbe fiction, libri, canzoni, post online al rischio di sanzioni penali e il confine tra racconto, analisi e apologia resterebbe vago e discrezionale". Marco D'Amore, dopo essere stato protagonista di Gomorra nei panni di Ciro, ora è regista della serie, bellissima, che torna indietro nel tempo e mostra come Pietro Savastano è cresciuto ed è diventato un criminale (su Sky dal 9 gennaio). "Ho sempre pensato al mio mestiere come marginale rispetto alle cose importanti - ha detto ancora l'attore -, poi però la vita mi ha fatto imbattere in esperienze molto umane come un padre che si ritrova con il figlio guardando un film. Allora dico: noi serviamo, perché è necessario alimentare anche l'intelligenza del cuore.

Continueremo a produrre cose più resistenti a questa forza che ci viene contro". Per concludere: "Come Pinocchio nella guazza degli assassini ripetiamo: voglio andare avanti, voglio andare avanti, voglio andare avanti".

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