Un nuovo capitolo nella storia senza fine di piazzale Dateo. Il tar ha accolto il ricorso di Sicet e Unione inquilini sulla destinazione degli alloggi dello stabile comunale al civico 5. Il tribunale amministrativo ha sospeso le delibere della giunta, votate dal consiglio, che sottraevano i due terzi degli alloggi alledilizia pubblica. «Ora - chiedono i rappresentanti del Sicet Leo Spinelli e dellUnione inquilini, Bruno Cattoli - si assegnino immediatamente gli alloggi alle famiglie in graduatoria».
La vicenda dello stabile comunale, con i suoi 157 alloggi, non trova pace. Dopo lo stop alla vendita, la giunta aveva votato nei mesi scorsi la delibera per revocare le procedure di dismissione e assegnare comunque due terzi degli alloggi al di fuori delle graduatorie previste per le case popolari. «Per lennesima volta - accusa il Sicet - si è cercato di utilizzare impropriamente gli alloggi popolari per altri fini e obiettivi, appellandosi allobiettivo di garantire il mix sociale». Non si capisce perché, proseguono Spinelli e Cattoli, «il tanto vaticinato "mix" debba sempre essere realizzato sottraendo alloggi alledilizia sociale, anziché usando il patrimonio comunale in pieno centro di cui si è decisa la vendita. O perché si siano di nuovo messi in vendita stabili di edilizia pubblica come Cicco Simonetta, via Cesariano e corso XXII Marzo che possono invece essere subito assegnati».
Il Comune, replica lassessore alla Casa Gianni Verga, «riuscirà a dimostrare la bontà della scelta deliberata dal consiglio comunale quasi allunanimità (due soli voti contrari su 42 favorevoli)».
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