Alleanza nazionale si spacca. Accade a Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano. Il consigliere provinciale Gianfranco De Nicola fa sapere di non «riconoscere» lattuale capogruppo Paola Frassinetti. Dichiarazione suggerita, dice, «dal peso dellanzianità e dei voti raccolti»: «Lex assessore della giunta Colli, Frassinetti, non può essere capogruppo. Come è prassi istituzionale, quel ruolo spetta al consigliere del gruppo più anziano e a quello che ha raccolto più consensi in termini di voti». Virgolettato che, dati anagrafici ed elettorali alla mano, assegnerebbe dunque la poltrona a De Nicola, classe 1950 e 9,89 come «cifra individuale di elezione» contro il 9,60 andato alla Frassinetti nata nel 1956.
Valori che, naturalmente, il capogruppo non smentisce «anche se in nessuna istituzione milanese, né in Comune né in Regione, è capogruppo chi è più anziano o chi ha più voti» chiosa Frassinetti. «Quello che conta è il lavoro politico e istituzionale fatto in Provincia: tra me e il consigliere De Nicola - appena arrivato in via Vivaio, dopo aver vinto un ricorso elettorale - ci sono dieci anni di differenza ovvero dieci anni di tempo e di impegno speso a Palazzo Isimbardi».
«Impegno» e «lavoro politico», quello della Frassinetti, riconosciuto pubblicamente dagli avversari che con sorpresa osservano questa spaccatura determinata più che dalla voglia di protagonismo dal gioco delle correnti.
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