Debito, Di Maio attacca: "Qualche istituzione europea gioca a fare terrorismo"

Il vice premier grillino difende la manovra e attacca i mercati: "Declassamento? Pregiudizi nei nostri confronti". Moscovici: "Il mio ruolo è far rispettare le regole"

Debito, Di Maio attacca: "Qualche istituzione europea gioca a fare terrorismo"

"C'è qualche istituzione europea che gioca a fare terrorismo sui mercati". Dopo il venerdì nero sui mercati europei, che hanno reagito male al via libera del Consiglio dei ministri alla nota del Def che ha stabilito l'asticella del rapporto deficit/pil da inserire nella prossima manovra, il vice premier Luigi Di Maio ribadisce che "non c'è alcuna motivazione che possa mettere in discussione il 2,4%" fissato per il deficit.

"Il governo è compatto". Nel corso di una conferenza stampa al ministero dello Sviluppo ecoomico, Di Maio ci ha tenuto a sottolinearlo più volte perché, all'indomani della stesura del Def, le tensioni in Europa e sui mercati sono state fortissime. Anche questa mattina lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi ha avuto una fiammata ben oltre i 280 punti base. "Evidentemente a qualcuno non andava bene che lo spread non si fosse impennato - ha spiegato il vice premier grillino - un commissario, Moscovici, si è svegliato e ha pensato di fare dichiarazioni contro l'Italia per alimentare tensioni sui mercati". "Ma lo spread - ha aggiunto - era oggi in linea con venerdì".

La ripsosta del commissario agli Affari economici non si è fatta attendere: "Cerchiamo di raffreddare la situazione, ho visto che Luigi Di Maio mi accusa di terrorismo o di terrorizzare i mercati: non ha senso", ha ribattuto Pierre Moscovici, "Io svolgo il mio ruolo e il mio ruolo come commissario è fare in modo che le regole, che sono comuni a tutti, siano rispettate da tutti. Lo farò nello stesso spirito che è sempre stato il mio, specialmente con l'Italia, con il dialogo, la cooperazione e comprensione. Perchè voglio che il popolo italiano abbia gli investimenti e le misure di sicurezza sociale che aspetta, sarà sempre questo il mio spirito".

Per Di Maio, se si ipotizza già un declassamento dell'Italia da parte delle agenzie di rating, vuol dire che c'è un pregiudizio nei confronti del governo italiano. "Leggetevi prima il Def - ha detto nel corso di una conferenza stampa - se si parla già di declassamento probabile del rating per il deficit che è in linea con quello degli altri anni, allora comincio a pensare che ci sia un pregiudizio nei confronti del nostro governo".

Secondo il vice premier pentastellato, se "il gioco è che, siccome c'è il governo del cambiamento, dobbiamo dare addosso, allora non c'è Def che tenga, allora ci sono istituzioni che hanno un pregiudizio".

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