Allestimenti di fiere ed eventi, mercato in frenata nel 2024 con l'effetto dazi

Un settore industriale "invisibile" ma decisivo per le aziende che espongono nelle manifestazioni che vale un miliardo di euro. Il presidente di Asal, Sandro Stipa: "Bene l'Italia ma pesa la crisi economica in Germania e rallentano gli Usa nonostante la forte domanda"

Allestimenti di fiere ed eventi, mercato in frenata nel 2024 con l'effetto dazi

È stata definita l’industria degli “invisibili”, quella degli allestimenti che in realtà è una componente fondamentale del successo di fiere, grandi eventi, congressi, convegni, installazioni che lasciano il segno sul versante del business e in quello del pubblico, come è avvenuto al Salone del Mobile di Milano che ha richiamato più di 302mila visitatori nei padiglioni dove sono stati montati e allestiti gli stand di 2.100 espositori provenienti da 151 Paesi. Industria ma anche artigianato che è un’assoluta eccellenza del Made in Italy con un fatturato di circa un miliardo di euro, valore che nell’ambito della filiera fieristica è un numero importante e vede oltre 10mila addetti che lavorano per circa 600 aziende.

“Lavoriamo dietro le quinte e materializziano le idee degli architetti e designer come si è visto al Salone del Mobile ma anche negli spazi e negli allestimenti del Fuori Salone - spiega Sandro Stipa, presidente di Asal-Assoallestimenti di FederlegnoArredo -. Grazie alla professionalità, all’esperienza, all’organizzazione delle imprese le idee e i progetti vengono ingegnerizzati, messi a terra e resi funzionali dando corso alla costruzione in azienda di tutti i manufatti che compongono l’allestimento commissionato dal cliente per poi procedere all’attività di montaggio all’interno delle location che ospitano l’evento e, alla fine, all’attività di smontaggio”.

Sandro Stipa-Asal

Un’attività complessa che ha una forte stagionalità con picchi di lavoro molto intensi da svolgere in un arco di tempo breve che non consente margini di errore e dove l’esperienza, la conoscenza, la capacità di interagire, la conoscenza di tanti materiali come legno, metallo, plastica, impiantistica elettrica, parte multimediale, grafica, imbottiti, tessuti, decorazioni e verniciature “richiedono una capacità di saper fare veramente trasversale che in questo momento si scontra con le difficoltà dovute al reperimento di manodopera specializzata purtroppo sempre più difficile trovare”, aggiunge Stipa sottolineando un altro aspetto del lavoro degli allestitori, la contemporaneità dei grandi eventi: “Il Salone del Mobile di Milano per noi è l’appuntamento più importante in Italia seguito dal Vinitaly a Verona che è stato inaugurato due giorni prima mentre in Germania, a Monaco, si è aperto il Bauma, grande fiera internazionale triennale dei macchinari. Scenario che ha comportato un impegno in contemporanea su vari fronti per le aziende”.

Fiera a Monaco che richiama un altro aspetto chiave della nostra industria degli allestimenti: i lavori all’estero pesano per il 40% arrivando in casi particolari al 50% e questo rimanda allo scenario geopolitico e alla scontro sui dazi aperto da Donald Trump. “Nel corso del 2024 e in questa prima parte del 2025 abbiamo risentito delle difficoltà a livello economico e quindi a livello fieristico della Germania che è il più importante piazza espositiva europeo - spiega ancora il presidente di Asal - ed è il motivo per il quale lo scorso anno il settore non è cresciuto, con il fatturato in linea con il 2023 (+2% secondo il centro studi di Federlegno, di fatto è la quota Istat dell’inflazione ndr): non crescita dovuta proprio la fatto che in Germania l'anno scorso ci sono state meno fiere con meno partecipanti e anche quest’anno la situazione non è molto diversa perché il settore è ripartito in ritardo e in alcuni casi non è ripartito affatto”.

Nel post Covid l’attività fieristica sta andando meglio in Italia che nel resto d’Europa e questo ci fa estremamente piacere perché noi possiamo giocare in casa grazie alla forza del nostro settore manifatturiero, della sua capacità di innovare e guardare al futuro - prosegue Stipa -. Quello che abbiamo riscontrato è il forte interesse degli Stati Uniti, un mercato in crescita con le aziende italiane che partecipano alle fiere negli Usa e vogliono portare la stessa immagine che utilizzano in Europa, lo stile unico e riconosciuto nel mondo del Made in Italy. Speriamo che il fattore dazi non influisca negativamente ma da due mesi anche noi stiamo registrando un forte rallentamento della domanda causata dall’incertezza sui mercati esteri”.

Salone del Mobile-stand

“Lavorando in tutto il mondo ci rendiamo conto della qualità elevata delle maestranze italiane mentre in altri paesi - anche in Germania e gli Stati Uniti - certi tipi di lavori che facciamo in Italia sarebbe impossibili realizzarli. In Asia, anche se il mercato dopo il covid non è ripartito benissimo, la situazione è diversa perché le maestranze lavorano bene e le aziende si avvalgono di allestitori locali - spiega ancora Stipa parlando di uno temi al centro delle iniziative di Asal - questo porta al tema della formazione dei giovani che dobbiamo cercare attrarre nel nostro modo perché offre la possibilità di imparare, viaggiare all’estero ed è un settore nel quale le retribuzioni sono alte e si imparano molte cose che entrano a far parte del bagaglio professionale, conoscenze professionali spendibili poi in altri settori”.

Fuori Salone-casa Cork-allestimento in sughero

“Come Asal - conclude il presidente - guardiamo al rispetto della libera concorrenza del mercato e stiamo lavorando al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, al fattore determinate delle tempistiche messe a disposizione dai quartieri fieristici o dagli organizzatori che possono incidere in maniera positiva o negativa sulla sicurezza. Per questo stiamo cercando di sensibilizzare alcuni quartieri fieristici e alcuni organizzatori a mettere a disposizione tempistiche adeguate alla complessità degli allestimenti che ci sono richiesti dalle aziende espositrici. Al Salone del Mobile il problema delle tempistiche non c’è stato, si è potuto lavorare bene, in sicurezza e senza incidenti a dimostrazione di quanto sia importante questo aspetto.

Un altre tema su cui Asal è impegnata è quello della sostenibilità con l’utilizzo di materiali riciclabili o che provengono da un processo di riciclo a cui si aggiunge la logica del riuso dei materiali e delle strutture utilizzati per gli eventi come sta avvenendo in diversi casi da alcuni anni”.

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