Tisana calda o bibita fredda, cosa rinfresca di più d'estate? La risposta ti stupirà

Cosa bere in estate per rinfrescarsi: quello che c’è da sapere sull’eterno dilemma tra bibite calde e bibite fredde tra scienza e falsi miti da sfatare

Tisana calda o bibita fredda, cosa rinfresca di più d'estate? La risposta ti stupirà
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Sembra abbastanza intuitivo pensare che una bibita fredda possa rinfrescare maggiormente in estate. Ma le cose stanno veramente in questo modo? È probabile che in qualche film o telefilm si sia incappati in un dialogo in cui qualcuno asserisce di aver imparato nei boyscout che, quando fa troppo caldo, è meglio bere una bibita con una temperatura superiore a quella ambientale. E allora qual è la verità?

Meglio tisana calda o fredda in estate?

In generale, è meglio consumare tisane calde quando la temperatura è troppo alta. Ma ci sono delle condizioni, come si potrà leggere più avanti, da rispettare. C'è sicuramente da aggiungere che forse non tutti sono disposti a consumare tisane o altre bevande calde in estate, e per fortuna esistono tisane a emulsione fredda, che contribuiscono a dare profumo e sapore all'acqua con ghiaccio, e quindi a invogliare le persone a idratarsi, anche qualora si consideri l'acqua una bevanda estremamente noiosa.

L’esperimento sui ciclisti

Come riporta SmithsonianMag, Ollie Jay, un ricercatore della School of Human Kinetics dell'Università di Ottawa, ha condotto un peculiare esperimento nel proprio laboratorio di ergonomia termica. Per questo esperimento, si legge sul sito dell’università McGill, Jay ha coinvolto un gruppo di ciclisti e li ha dotati di sensori per la temperatura cutanea e una sorta di boccaglio che permettesse di misurare ossigeno (O2) consumato e anidride carbonica (CO2) prodotta: questi due valori permettevano di indicare la quantità di calore prodotta dal metabolismo corporeo.

I ciclisti volontari hanno consumato su richiesta degli scienziati bevande calde o fredde, il tutto mentre erano sottoposti a una pedalata indoor su una cyclette. È emerso dai dati che quei volontari che consumavano acqua calda immagazzinavano meno calore corporeo rispetto ai colleghi, che invece consumavano acqua fredda. Non ci conosce la ragione per cui questo fenomeno accade, ma secondo gli scienziati è possibile che il calore indotto dalla bevanda provochi una risposta aggiuntiva in termini di sudore.

Una risposta con alcune condizioni

Ci sono tuttavia due condizioni importanti perché questa ricerca possa continuare a rivelarsi vera nella realtà. Secondo Jay, la possibilità di incamerare meno calore bevendo tisane calde è rapportata alla possibilità che il sudore prodotto in eccesso possa evaporare. In altre parole, se invece quel sudore fuoriesce dal corpo formando delle goccioline che poi cadono sul pavimento, non si proverà sollievo dalla bevanda calda, bensì si continuerà a incamerare più calore.

La sudorazione rappresenta quindi un dettaglio non di poco conto nel fenomeno: infatti quando il sudore evapora dalla pelle, l'energia, che come tutti sanno non si crea e non si distrugge, viene assorbita nell'aria e il corpo si raffredda in questa reazione.

Per questa ragione una maggiore quantità di sudore equivale a un maggior raffreddamento del corpo: tuttavia se oltre alla temperatura il tasso di umidità è alto e la persona in questione indossa troppi vestiti, magari non traspiranti peraltro, l'evaporazione del sudore diventa, se non impossibile, molto difficoltosa. Quindi in questo caso è da preferire una bevanda fredda alla tisana calda: umidità e altri potenziali fattori contingenti rendono quindi questa scelta ottimale.

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