Le vitamine sono sostanze importanti per il corretto funzionamento dell’organismo umano. Per questa ragione se ne consiglia l’assunzione attraverso gli alimenti o, se occorre, attraverso gli integratori. Una di queste sostanze importanti è la vitamina D, ma l’assunzione non deve essere sempre data per scontata: ci sono alcuni alimenti e integratori che purtroppo ne riducono gli effetti benefici.
Che cos’è la vitamina D e le possibili interferenze
Come riporta LiveMint, esistono alcune sostanze che possono rallentare l’assorbimento della vitamina D o renderla meno efficace. Va ricordato il suo ruolo, che è di mantenimento della forza nelle ossa, supporto della funzione muscolare e rafforzamento del sistema immunitario.
Quali alimenti o integratori riducono gli effetti della vitamina D
Gli alimenti e gli integratori che possono interferire con l’assunzione della vitamina D:
- alcuni tipi di fibre. Nello studio Factors influencing the absorption of vitamin D in Git: an overview viene attestato come alcune fibre possono “diluire” la quantità di vitamina D assunta;
- alimenti con acido fitico, contenuto nelle noci, nei semi, nei cereali integrali, e che si lega in particolare al calcio, minerale che può interferire con la vitamina D;
- alimenti e integratori con vitamina A, perché se si assume contestualmente vitamina D potrebbero contrastarsi a vicenda, entrando in competizione, come si legge nello studio Vitamin A and Bone Health: A Review on Current Evidence;
- integratori di magnesio, che possono creare problemi di digestione contestualmente alla vitamina D;
- erba di San Giovanni, che accelera l’eliminazione di alcune sostanze tra cui proprio la vitamina D;
- farmaci leganti degli acidi biliari come colestiramina, colestipolo e colesevelam Questi possono infatti legarsi alle vitamine liposolubili dell’intestino e quindi ridurre l’effetto della vitamina D.
Consigli utili
Ci sono alcuni presupposti utili di cui tenere conto per capire cosa sia importante quando si prende una qualunque decisione in merito alla dieta o al proprio stile di vita alimentare. Uno consiste nell’informazione approfondita: i bugiardini, anche quelli degli integratori, vanno letti, e contestualmente si deve chiedere un consulto medico e nutrizionistico. Tra l’altro quando si prendono integratori, è bene accompagnare le visite specialistiche a delle analisi del sangue, per evitare fenomeni come l’ipervitaminosi. In altre parole, non si assumono sostanze a caso o per sentito dire.
Per quello che riguarda il caso specifico delle sostanze che possono interferire con l’assunzione e l’assorbimento della vitamina D, è bene sapere che nessun alimento deve essere evitato, ma attraverso il consulto medico si possono capire le quantità di assunzione e le modalità, soprattutto se si tratta di integratori.
Si prenda il caso delle fibre: esse vengono consigliate sempre per uno stile di vita sano e la possibilità, se si desidera, di una perdita di peso. Le fibre consigliate si presentano spesso sotto forma di fagioli, lenticchie, cereali integrali e in generale frutta con fibre, ovvero tutti alimenti buoni da mangiare e che fanno bene.
Non si deve rinunciare a essi, ma sapere che gli eccessi non vanno mai bene e quindi, eventualmente si può ridurre, se necessario, il consumo di fibre.Sempre in generale, quando una sostanza interferisce con l’assunzione di vitamina D, si possono sfasare gli orari delle assunzioni, che possono variare a 2 a 4 ore di distanza.