
I punti chiave
Zucchero bianco o zucchero di canna? Quante volte la domanda si è affacciata alla mente di chi è stato in procinto di rendere più dolce una tazza di tè o di caffè?
Ebbene, la risposta è che scegliere l’uno o l’altro tipo di bustina è sostanzialmente indifferente.
Lo zucchero

Prima ancora di sapere quali sono le eventuali differenze tra i cristalli bianchi e quelli color caramello, bisogna essere consapevoli che la salute impone di limitare l’utilizzo di tale alimento.
L’assunzione eccessiva di questa sostanza, che peraltro crea dipendenza, aumenta il rischio di sovrappeso e obesità e di sviluppare malattie metaboliche (come il diabete) e cardiovascolari, carie e disturbi dell’umore.
Oltre agli zuccheri presenti naturalmente nei cibi (si pensi alla frutta) e a quelli che consapevolmente inseriamo nelle ricette o sciogliamo nel caffè, bisogna tener presente che in tantissimi prodotti lavorati si trovano zuccheri aggiunti di cui spesso ci sfuggono le quantità: si pensi ad esempio alle merendine, alle salse, alle bevande, ai cereali, ai succhi di frutta.
Per questo è sempre importante leggere le etichette e fare attenzione alla dieta. A volte si tratta di semplici accortezze che si possono mettere in pratica senza particolari difficoltà: si può ad esempio evitare di aggiungere una zolletta nel tè e nelle tisane o astenersi dal cospargere una macedonia di dolci cristalli.
Bianco o di canna, le differenze

Sia lo zucchero bianco sia quello di canna, contengono saccarosio: il secondo presenta in più qualche residuo di melassa in percentuale variabile a seconda del tipo di prodotto in commercio.
Il saccarosio può essere estratto sia dalla canna da zucchero sia dalla barbabietola da zucchero: la molecola è la medesima.
La fase della raffinazione, l’ultima, viene posta in essere in quanto il saccarosio derivante dalla barbabietola ha un gusto diverso, e meno gradevole, rispetto a quello derivante dalla canna. Lo scopo è quindi quello di renderlo più appetibile. Durante i processi a cui viene sottoposta, la sostanza perde residui e impurità.
A seconda dei diversi livelli di lavorazione, lo zucchero di canna può portare a prodotti leggermente diversi, più o meno scuri, e può anche assumere il colore bianco. La tinta dipende dal processo di estrazione delle impurità.
Quale prodotto scegliere

Nella melassa, presente nello zucchero di canna non completamente raffinato, sono presenti vitamine e minerali, ma la quantità di sostanza che si utilizza ogni giorno è talmente bassa che tali elementi non apportano alcun beneficio.
La conclusione dunque è che qualsiasi tipo di zucchero si scelga il risultato non
cambia. Lo stesso Istituto superiore di sanità, sul suo sito informativo, inserisce la convinzione che lo zucchero di canna sia più salutare rispetto a quello bianco tra i falsi miti e le bufale.Leggi anche: