Capacità d'attacco Alpha: il segreto della nuova portaerei cinese

La portaerei in questione sarebbe sulla buona strada per condurre "attacchi con carico sul ponte", un tipo di attacco a sciame di massa che prevede il lancio simultaneo di numerosi velivoli

Capacità d'attacco Alpha: il segreto della nuova portaerei cinese
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Il conto alla rovescia è quasi terminato. La terza portaerei cinese Fujian sta effettuando le ultime prove in mare prima di entrare ufficialmente in servizio entro il 2026. Questo colosso dei mari, che si aggiungerà alla Liaoning e alla Shandong, rappresenta un grande balzo in avanti per la Marina del Dragone. Non solo: coincide anche con un cambiamento nella dottrina marittima di Pechino che punterà sempre più a proiettare la potenza nazionale ben oltre la cosiddetta Prima Catena di Isole. In base agli ultimi aggiornamenti, la Fujian sarebbe sulla buona strada per condurre "attacchi con carico sul ponte", un tipo di attacco a sciame di massa che prevede il lancio simultaneo di numerosi velivoli. È la prima volta che i media cinesi riconoscono pubblicamente questa capacità, che in precedenza era stata oggetto di speculazioni da parte degli analisti.

L'attacco Alpha della portaerei Fujian

Il portale Asia Times ha scritto che questa tattica, già sperimentata dalla Marina degli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam e nota come "attacco Alpha", mira a sopraffare le difese nemiche attraverso una rapida saturazione, assicurando un rilevamento precoce e il vantaggio del primo attacco. La Cctv, l'emittente statale cinese, ha evidenziato che il sistema di catapulte elettromagnetiche della portaerei Fujian aumenta significativamente la velocità delle sortite gettando le basi tecniche per tali operazioni. Attacchi del genere porterebbero i sistemi della portaerei al limite consentendole di distruggere, sopprimere o dissuadere le forze nemiche e supportare le operazioni anfibie. La Fujian, varata nel 2022 e sottoposta a prove in mare costanti da maggio 2023, come detto dovrebbe entrare in servizio entro la fine dell'anno, unendosi alla Liaoning e alla Shandong per formare una flotta di tre portaerei.

La Cina sta sfruttando la capacità di attacco con carico di coperta della Fujian per superare i limiti delle sue portaerei più piccole. Questo cambiamento segna un salto dottrinale verso l'utilizzo di grandi portaerei come strumenti di proiezione di potenza e contrappesi asimmetrici alle superiori forze navali statunitensi, sotto l'egida di un sistema anti-accesso/interdizione d'area (A2/AD). Secondo China Power, la Liaoning può contare su uno stormo aereo composto da 18-24 caccia J-15 e 17 elicotteri, mentre la sua nave gemella, la Shandong, ha uno stormo aereo leggermente più grande, con altri quattro velivoli ad ala fissa e otto elicotteri aggiuntivi. La squadriglia aerea del Fujian è nettamente superiore a quella dei suoi predecessori: le stime parlano di 60 velivoli, tra cui 40 tra caccia, elicotteri e piattaforme di allerta precoce.

Un balzo in avanti

Liaoning e Shandong avrebbero difficoltà a organizzare un Alpha Strike. Grazie allo stormo aereo e alla catapulta di lancio elettromagnetica, il Fujian dovrebbe invece, sulla carta, essere in grado di farlo. Ma cosa sappiamo di questa nave? Dotata di un sistema di catapulte all'avanguardia e di una stazione di controllo chiusa e retrattile, nota anche come "bolla" – una stazione che ricorda quelle presenti sulle portaerei della Marina degli Stati Uniti – questo mezzo è stato varato nel giugno 2022. È inoltre la prima portaerei cinese ad essere dotata di catapulte elettromagnetiche, che le consentiranno di lanciare gli aerei con maggiore regolarità.

Il lancio riuscito di un velivolo dalla Fujian rappresenterà una pietra miliare per la Marina cinese, e posizionerà Pechino al fianco degli Stati Uniti nell'implementazione di sistemi di lancio elettromagnetici di aeromobili (EMALS).

La tecnologia EMALS della Fujian segna effettivamente un cambiamento radicale rispetto ai limiti dei sistemi ski-ramp, offrendo maggiore flessibilità operativa, efficienza e capacità di lancio, sebbene i problemi di affidabilità continueranno a sottolineare il divario tra le competenze delle portaerei cinesi e statunitensi.

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