
Di recente Kim Jong Un è apparso in alcune foto diffuse dai media statali mentre ispezionava un importante stabilimento di produzione di carri armati. Il presidente della Corea del Nord spiegava che sostituire i vecchi mezzi corazzati del Paese era una delle massime priorità del Paese. Oltre che per rafforzare le forze armate nordcoreane, tuttavia, Kim potrebbe essere intenzionato ad aumentare la costruzione di tank per consolidare la propria assistenza militare alla Russia, ancora impegnata nella guerra in Ucraina. "Sono stato lieto di ringraziare personalmente i vertici militari dell'Esercito Popolare Coreano e di rivolgere le mie più sentite parole ai soldati e ai comandanti delle unità delle forze speciali della Repubblica Popolare Democratica di Corea, che, insieme ai nostri combattenti, con professionalità, lo sottolineo, hanno svolto coscienziosamente i compiti di liberazione delle zone di confine della regione di Kursk", ha non a caso dichiarato Vladimir Putin, a conferma del legame militare tra Pyongyang e Mosca.
Kim e i carri armati
Secondo quanto riportato dalla Korean Central News Agency Kim ha visitato una fabbrica per valutare la produzione di carri armati e la ricerca in corso sulle tecnologie chiave. Ha quindi elogiato i progressi nella potenza di fuoco, nelle prestazioni dei motori, nella guerra elettronica e nel comfort dell'equipaggio, citandoli come prova dei passi in avanti effettuati verso la costruzione di mezzi ad alte prestazioni. Il leader nordcoreano ha inoltre chiesto una riconsiderazione strategica della guerra corazzata e una capacità produttiva su larga scala, sforzi descritti come cruciali.
La visita di Kim nel sito, ha spietato Asia Times, sottolinea l'impegno più ampio della Corea del Nord nel rafforzare le sue forze convenzionali, parallelamente allo sviluppo di armi strategiche, riflettendo le sue priorità di modernizzazione militare e rafforzando la cooperazione con la Russia.
Già, perché anche se i carri armati nordcoreani verrebbero presumibilmente surclassati dalle flotte corazzate moderne degli Stati Uniti e della Corea del Sud, Pyongyang potrebbe considerare la produzione di tank come un mezzo per supportare le forze russe in Ucraina. I tempi e la natura della visita alla fabbrica suggeriscono che questa campagna di produzione potrebbe infatti essere finalizzata proprio per esportare carri armati verso la Russia.
Un aiuto alla Russia
Nell'aprile 2025, Newsweek scriveva che la Corea del Nord aveva guadagnato circa 20 miliardi di dollari dal suo coinvolgimento nella guerra in Ucraina, principalmente dalla vendita di munizioni e in misura minore dalla fornitura di truppe e personale tecnico. Allo stesso tempo il supporto russo potrebbe aver contribuito in modo significativo ai programmi nordcoreani di sottomarini con missili balistici nucleari (SSBN) e missili balistici intercontinentali (ICBM). Non solo: oltre a motivazioni di natura commerciale, il sostegno di Pyongyang a Mosca potrebbe anche riflettere l'interesse strategico nordcoreano nel diversificare le partnership e ridurre la dipendenza dalla Cina.
Il sito War on the Rocks ha ipotizzato che il rinnovato dialogo della Cina con la Corea del Sud e il Giappone, il coordinamento sulle sanzioni al programma nucleare della Corea del Nord e la ripresa dei colloqui militari tra Pechino e Washington possano aver preoccupato Kim spingendolo a convergere maggiormente verso Putin. Certo è che la capacità di produzione di carri armati dei nordcoreani potrebbe rivelarsi preziosa per la Russia, le cui forze corazzate sono state pesantemente indebolite da oltre tre anni di combattimenti ad alta intensità in Ucraina.
Pyongyang ha modificato i carri armati T-62 dell'era sovietica e mantiene linee di produzione attive con almeno 2.000 unità.
In tal caso, l'assistenza non si limiterebbe alle munizioni, ai missili balistici e agli schieramenti di truppe, ma includerebbe anche i carri armati, rafforzando così l'accordo di "do ut des" in cambio di denaro, trasferimenti di tecnologia e sostegno politico. Nonostante siano obsoleti per gli standard moderni, questi tank utilizzano comunque munizioni e componenti compatibili con le scorte russe. Un aiuto limitato ma che potrebbe fornire a Mosca un po' di ossigeno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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