Droni taiwanesi in Polonia: lo strano asse per arginare Putin

Oltre ai carri armati K2 e ai lanciarazzi Homar-K provenienti dalla Corea del Sud, Varsavia ha accolto crescenti quantità di droni taiwanesi

Droni taiwanesi in Polonia: lo strano asse per arginare Putin
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La Polonia continua a rafforzare il proprio esercito acquistando armi dall'Asia. Oltre ai carri armati K2 e ai lanciarazzi Homar-K provenienti dalla Corea del Sud, Varsavia ha accolto crescenti quantità di droni taiwanesi. I numeri del think tank DSET fotografano il crescente ruolo di Taipei nell'inviare velivoli senza pilota verso l 'Europa. Le stime parlano di circa 26mila droni esportati nei primi sette mesi dell'anno corrente; soltanto ad agosto 18mila avrebbero preso la strada polacca. Nel frattempo l'Ucraina ha fatto sapere che metterà a disposizione del Paese membro della Nato l’esperienza sull’uso dei droni e sul loro contrasto accumulata in oltre tre anni e mezzo di guerra con la Russia.

Droni taiwanesi verso la Polonia

Come ha fatto notare La Stampa, Taiwan ha incrementato il proprio export di droni nel corso del 2025. Focus Taiwan ha scritto che le esportazioni di Uav dall'isola sono aumentate di quasi il 750% su base annua nella prima metà dell'anno corrente per un valore di 11,89 milioni di dollari. Si tratta di un incremento annuale del 749%, con la Polonia a rappresentare oltre il 54% del totale (6,48 milioni di dollari). Gli Stati Uniti sono stati il secondo acquirente di Taipei con un import pari a 1,55 milioni e un +209% su base annua. La Germania si è classificata al terzo posto: 1,46 milioni e un aumento di 258 volte rispetto al 2024. La Repubblica Ceca, che ha iniziato a importare droni prodotti da Taiwan all'inizio di quest'anno, si è classificata al quarto posto con acquisti per un totale di 1,04 milioni di dollari, davanti a Hong Kong che ha totalizzato 1 milione di dollari (+36,9%).

TAITRA, un gruppo di promozione commerciale sostenuto dalle autorità di Taipei, ha spiegato che, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche, i Paesi europei stanno lavorando per rafforzare le loro difese. In seguito all'escalation della guerra tra Ucraina e Russia e delle tensioni in Medio Oriente, l'Ue, per esempio, ha rivolto la sua attenzione ai droni prodotti a Taiwan. Pochi giorni fa, intanto, c'è da segnalare la firma di un memorandum d'intesa tra una delegazione dell'industria della difesa di Taiwan e le controparti ucraina e polacca per avviare una cooperazione nel campo della tecnologia dei veicoli aerei senza pilota.

Più Uav per Varsavia

Il protocollo d'intesa, firmato all'International Defense Industry Exhibition (MSPO) in Polonia, stabilisce che Taiwan fornirà tecnologia e componenti, mentre l'Ucraina contribuirà alla ricerca e allo sviluppo e la Polonia condividerà la sua competenza nel settore. Il ministro della Difesa polacco, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, ha intanto effettuato una visita a sorpresa in Ucraina. Qui, insieme all’omologo di Kiev, Denys Shmyhal, ha annunciato la creazione di un gruppo operativo congiunto che includerà militari di entrambi i Paesi

"Stiamo parlando di addestrare ingegneri e militari che difenderanno il dominio aereo", ha detto Shmyhal in conferenza stampa a Kiev. "Non stiamo parlando solo di droni intercettori, perché questa è solo la punta dell’iceberg che ci permette di difendere insieme i nostri cieli", ha aggiunto. "Siamo molto impegnati a creare iniziative congiunte nel settore della difesa. L'Ucraina è un leader incredibile", ha affermato Kosiniak-Kamysz. Gli accordi prevedono forme di cooperazione rispettivamente tra le forze armate, tra gli istituti di ricerca e scientifici e tra le industrie della difesa. Kosiniak-Kamysz ha chiarito che tra gli obiettivi dei due Paesi c’è quello di creare consorzi e joint venture polacco-ucraine dedicate "alla produzione di tutti i tipi di sistemi senza pilota".

La visita di Kosiniak-Kamysz in Ucraina avviene dopo l’incursione di droni russi in Polonia nella notte tra il 9 e il 10 settembre scorsi. L’episodio ha reso evidente a Varsavia, e non solo, la necessità di trovare strumenti più adeguati, e meno costosi, per il contrasto ai velivoli senza pilota.

Del totale dei droni che hanno violato lo spazio aereo polacco – 21 secondo il computo aggiornato – soltanto quattro sono stati abbattuti. Questo è avvenuto grazie all’intervento di caccia olandesi e di un sistema di difesa aerea Patriot tedesco, con l’ausilio di un aereo italiano da allarme precoce.

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