
La Francia, prima e unica potenza nucleare dell'Unione Europea, è il "principale avversario" della Federazione Russa sul continente? Sarebbe un'ammissione di Vladimir Putin, secondo quanto afferma nei giorni scorsi dal Capo di Stato Maggiore della Forze armate francesi, generale Thierry Burkhard.
La ragione troverebbe un legame con il sostegno che Parigi ha sempre fornito all'Ucraina per concederle parte dell'appoggio internazionale e quelle capacità "pratiche" - come i missili da crociera Scalp e i caccia Mirage 2000 - necessarie a difendersi dalla"operazione militare speciale" per la "denazificazione" del territorio ucraino. In sostanza un'invasione lanciata dalla Russia oltre 1200 giorni fa.
Secondo quanto riportato da Le Monde, i cugini d'oltralpe che hanno promesso uno "scudo", o quanto meno una deterrenza nucleare alla Germania e al resto del continente, in caso di un'omissione da parte degli Stati Uniti alle prese con l'isolazionismo di Trump, la Francia non sarebbe solo il "principale avversario" di Mosca in Europa, ma sarebbe stata già stata oggetto di attacchi ibridi e forse di sabotaggi ordinati dal Cremlino.
Mosca ha "identificato" la Francia come "il suo principale avversario in Europa", ha dichiarato lo scorso venerdì il generale Burkhard. "È stato Putin a dirlo", ha sottolineato durante il suo intervento in conferenza stampa. Un evento raro per un capo di stato maggiore, secondo il giornale parigino.
"Questo non significa che non si prenda cura degli altri Paesi e non significa che si prenda cura solo di noi", attraverso quelle che ormai siamo abituati a conoscere come azioni di guerra ibrida. Proprio alla vigilia del 14 luglio, infatti, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato: "Dobbiamo difenderci da soli, raddoppierò le risorse per la difesa", aggiungendo che l'Europa mai stata "così in pericolo dal 1945".
In quanto potenza nucleare protetta dal suo deterrente, la Francia non è minacciata da "un attacco diretto e pesante sul suo territorio nazionale", asserisce il Capo di stato maggiore a cui rispondo l'Armée de Terre, l'Armée de l'Air e la Marine Nationale, queste ultime in possesso dei sistemi che compongono "forza di dissuasione nucleare francese", più nota come "force de frappe"; ma la Russia e la sua componente d'intelligence, in particolare Gru, servizio segreto militare, ha "molte altre opzioni" per colpire il suo avversario. Facendo riferimento proprio a quelle "azione ibride" tra cui vengono elencati "disinformazione, attacchi informatici e spionaggio".
In quanto "potenza di disturbo", la Francia può essere colpita da tutte queste "minacce", che possono comprendere azioni di sabotaggio di infrastrutture sottomarine, campagne di disinformazione o atti di spionaggio sul territorio francese e in Africa, dove le forze armate francesi sono state a lungo schierate nel G5 in chiave "anti-jihadista", e per difendere gli interessi particolari dell'Eliseo, e dove ora sono presenti anche le organizzazione paramilitari russe che sicuramente sono i contatto, anche diretto, con gli emissari dei servizi segreti di Mosca.
Gli atti potenzialmente ostili di Mosca sono presenti nel dominio aereo: "In aria, attriti e interazioni sono frequenti", ha dichiarato il generale Burkhard, sottolineando come aerei russi abbiano incrociato gli aerei militari francesi nel Mar Nero sulla Siria, nel Mediterraneo e "a volte anche molto lontano nell'Atlantico settentrionale", ma possono allargarsi anche il dominio spaziale e cibernetico, dal momento che "manovre satellitari russe per interrompere le nostre traiettorie satellitari, o per avvicinarsi per disturbarle, o per spiarle", ha ricordato il generale.
Per quanto riguarda il dominio navale e sottomarino, l'alto ufficiale ha menzionato "i sottomarini d'attacco nucleari russi che entrano regolarmente nell'Atlantico settentrionale e poi a volte scendono nel Mediterraneo e che ovviamente cercano di monitorare aree importanti" per la Francia, ma anche per il Regno
Unito che, va ricordato, è considerato il secondo maggiore sostenitore di Kiev dopo gli Stati Uniti, e la prima potenza militare della Nato in Europa. Un altro obiettivo importante e potenzialmente avversario di Mosca.