Difesa

Il Giappone sposta le sue truppe: la mossa a sorpresa per arginare la Cina

Il Giappone continua a costruire argini per contenere un'eventuale minaccia cinese

Il Giappone sposta le sue truppe: la mossa a sorpresa per arginare la Cina

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Il Giappone sposta le sue truppe: la mossa a sorpresa per arginare la Cina

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Aumentare la detterenza regionale contro la Cina: è questo l'obiettivo congiunto di Giappone e Filippine, che nei giorni scorsi hanno discusso in merito alla possibilità di schierare le forze di autodifesa nipponiche (SDF) a Manila e dintorni. I due Paesi, tra l'altro, sarebbero vicini alla fumata bianca per un accordo quadro contenente vari patti di sicurezza. Nel frattempo lo “scudo” degli Stati Uniti continua a proteggere la nazione insulare dalla crescente assertività di Pechino. Dal 22 aprile all'8 maggio, non a caso, sono in calendario le esercitazioni militari congiunte Balikatan 2024 che vedranno coinvolti i contingenti americani e filippini.

La mossa del Giappone

Jose Manuel Romualdez, ambasciatore filippino negli Stati Uniti, ha dichiarato che Manila e Tokyo sono vicine a firmare un “accordo di accesso reciproco” (RAA) che permetterebbe anche ai loro militari di addestrarsi e condurre esercitazioni nei rispettivi Paesi.

Romualdez ha affermato che le due nazioni hanno discusso lo schieramento delle truppe su base rotazionale, in un accordo simile a quello in base al quale gli Stati Uniti mantengono le forze militari nelle Filippine nonostante il divieto costituzionale del paese di schieramenti permanenti. "Questo è qualcosa di cui abbiamo già discusso in passato e continueremo a considerarlo nuovamente come parte della nostra cooperazione tra i nostri Paesi", ha detto Romualdez.

L'ambasciatore ha detto di aspettarsi che i due Paesi concludano l'accordo RAA subito dopo il vertice trilaterale tra Joe Biden, il primo ministro nipponico Fumio Kishida e il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr., che si terrà il 12 aprile a Washington. In precedenza, quando Kishida ha visitato le Filippine a novembre, i due governi si erano accirdatu per avviare i colloqui per un patto di Difesa. Tokyo, per l'occasione, aveva accettato di fornire alla marina filippina radar di sorveglianza costiera.

Un messaggio per Pechino

Come ha spiegato il Financial Times in un articolo molto dettagliato, un portavoce del ministero degli Esteri giapponese ha affermato che Giappone e Filippine stanno lavorando per una firma anticipata dell'accordo RAA. "L'attuazione di questo accordo migliorerà l'interoperabilità delle truppe (tra i due paesi), ma non è vero che stiamo discutendo di dispiegare le forze di autodifesa nelle Filippine", ha detto Masashi Mizobuchi, assistente addetto stampa del ministero.

L’invio delle SDF nella regione sarebbe molto controverso in Giappone e susciterebbe probabilmente l’opposizione di Komeito, un partner di coalizione del partito liberaldemocratico di Kishida al potere. Non è però da escludere un altro scenario: quello secondo cui le truppe nipponiche potrebbero essere temporaneamente stanziate nelle Filippine per prendere parte a pattugliamenti ed esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti.

In ogni caso, qualsiasi mossa sarà attuata, il Giappone continua a costruire argini per contenere un'eventuale minaccia cinese. Negli ultimi due anni Tokyo ha notevolmente rafforzato la sua posizione difensiva, aumentando la spesa per la Difesa e acquistando missili da crociera Tomahawk di fabbricazione statunitense con una gittata in grado di colpire obiettivi sul territorio cinese.

L'esercito giapponese sta inoltre istituendo un Comando delle operazioni congiunte per migliorare il coordinamento tra i rami delle proprie forze di autodifesa.

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