"Un messaggio agli Usa": come funziona il DF-61, il missile balistico intercontinentale cinese

Sono emerse alcune immagini del nuovo missile intercontinentale cinese DF-61, che rafforza l’arsenale nucleare di Pechino

"Un messaggio agli Usa": come funziona il DF-61, il missile balistico intercontinentale cinese
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Negli ultimi giorni sono emerse diverse immagini che mostrano un nuovo missile intercontinentale cinese a capacità mobile, identificato come DF-61, o quantomeno il relativo lanciatore (TEL). Le foto, diffuse online e subito diventate virali, ritraggono veicoli a 16 ruote equipaggiati con contenitori contrassegnati dalla sigla DF-61, alimentando le speculazioni su un possibile successore del DF-41 nell'ambito del rafforzamento dell'arsenale nucleare di Pechino. Ecco che cosa sappiamo sul jolly del Dragone.

Il missile DF-61

Come ha sottolineato il portale The War Zone, non sono ancora emersi dettagli concreti sul DF-61, e al momento non sappiamo se sia effettivamente in servizio. Questo missile è stato mostrato per la prima volta al pubblico in una parata nel 2019, ma si ritiene che il suo sviluppo sia iniziato prima del 2000. Il Center for Strategic and International Studies (CSIS) ha scritto che è lungo circa 20 metri, ha una gittata stimata tra i 12.000 e i 15.000 chilometri e che può essere caricato con un massimo di 10 testate MIRV (Missile Defense Project) a bersaglio indipendente.

Nel 2020 il generale dell'aeronautica militare statunitense Anthony Cotton, a capo del Comando strategico statunitense, avrebbe dichiarato ai membri del Congresso che la Cina stava sviluppando una "nuova generazione di missili balistici intercontinentali mobili". "A volte chiamato DF-45 o DF-51, è chiaramente progettato per superare in prestazioni il DF-41", dichiarò al Washington Times Rick Fisher, ricercatore senior del think tank International Assessment and Strategy Center. "Un simile ICBM non sarebbe molto più grande di un DF-41, il che ne precluderebbe una versione mobile su strada", aveva aggiunto l'esperto.

I missili del Dragone

Il DF-61 è solo una delle numerose importanti novità del Dragone. Alla parata per gli 80 anni della vittoria nella Seconda guerra mondiale, l'imponente missile, trasportato su una piattaforma mobile a otto assi, è stato schierato con quelli balistici aviolanciato JL-1 e lanciabile da sottomarino JL-3, con gittata intercontinentale. In aggiunta a una nuova versione del DF-31, missile balistico intercontinentale terrestre.

L'agenzia di stampa statale Xinhua ha parlato di "raggruppamento" di missili a lungo raggio che "ha dimostrato per la prima volta la forza nucleare strategica tre in uno delle basi terrestri, marittime e aeree delle forze armate": una strategia vincente "per tutelare la sovranità nazionale e difendere la dignità nazionale".

La parata di Pechino ha messo in mostra un mix di armi convenzionali e di tecnologie avanzate, tra cui droni e robot sottomarini, evidenziando il significativo investimento della Cina nelle capacità di guerra moderna. Sono apparsi i missili ipersonici YJ-21 e DF-17, parte degli armamenti più recenti. Poi, il DF-5C, ultima versione di un programma avviato negli anni '70.

Un altro gruppo di missili anti-nave, che Pechino ha già testato contro modelli di portaerei statunitensi: YJ-19, YJ-17 e YJ-20. Avvistati, inoltre, i missili da crociera Changjian-20A, YJ-18C, Changjian-1000, dotati di "capacità di combattimento in qualsiasi condizione atmosferica".

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