Un missile realizzato con gli Usa: cosa sappiamo del Barracuda-500 di Taiwan

Taiwan ha presentato il missile Barracuda-500, sviluppato con la statunitense Anduril, rafforzando la cooperazione militare con gli Usa per contrastare la minaccia cinese

Un missile realizzato con gli Usa: cosa sappiamo del Barracuda-500 di Taiwan
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Taiwan ha presentato il suo primo missile prodotto congiuntamente con un'azienda statunitense rafforzando ulteriormente la cooperazione in materia di Difesa tra Taipei e Washington per contrastare le ambizioni militari della Cina. In occasione della Taipei Aerospace and Defence Technology Exhibition, il National Chung-Shan Institute of Science and Technology (NCSIST) ha esposto il Barracuda-500, un missile da crociera autonomo e a basso costo progettato dalla startup statunitense di tecnologia della difesa Anduril Industries. Bocche cucite sulle tempistiche di produzione dell'arma, progettata per effettuare attacchi di gruppo contro navi da guerra e simile ai droni esplosivi. In ogni caso, lo stesso NCSIST ha spiegato che, attraverso il trasferimento di tecnologia, intende realizzare l'arma in serie direttamente sull'isola.

Il nuovo missile sviluppato da Usa e Taiwan

"Si tratta di un'iniziativa nuova. Puntiamo a sviluppare le nostre capacità di difesa in modo più rapido ed efficiente, incorporando le tecnologie più recenti", ha dichiarato a Reuters il presidente del NCSIST, Li Shih Chiang. L'obiettivo di Taiwan è quello di costruire l'intera linea di produzione localmente e di mantenere il costo per missile al di sotto di 200mila dollari. "Se scoppiassero le ostilità, se dovessimo affrontare un blocco, non saremmo come l'Ucraina, che ha ancora il continente europeo a fornire un flusso costante e ininterrotto di rinforzi", ha affermato. "Tutta la nostra resilienza deve essere costruita su quest'isola", ha aggiunto Li, specificando che l'NCSIST firmerà due contratti e sei memorandum d'intesa con sei aziende statunitensi e canadesi.

Il vettore mobile può colpire target in mare o sulla terraferma: non sono note le sue caratteristiche, anche se alcuni media ipotizzano che l'operazione intenda gettare le basi per la linea di produzione locale in un anno e mezzo. La strategia segue i piani del presidente taiwanese, William Lai, secondo cui l'isola aumenterà la spesa per la Difesa al 5% del suo Pil entro il 2030. ll ministro della Difesa, Wellington Koo, in visita alla fiera, ha lodato "la dedizione dei militari" e ha sollecitato "continui sforzi per sviluppare la capacità di difesa locali, per perseguire l'innovazione e per rafforzare la resilienza".

Il rafforzamento di Taipei

Sull'altro lato dello Stretto di Taiwan, aprendo i lavori dello Xiangshan Forum, il principale evento di Pechino dedicato alla sicurezza, il ministro della Difesa cinese Dong Jun ha criticato le "interferenze militari esterne" su Taiwan e ha condannato "la mentalità da Guerra Fredda, l'egemonismo e il protezionismo". L'Esercito popolare di liberazione "è sempre stata una forza invincibile nel salvaguardare la riunificazione nazionale. Non permetteremo mai che alcun complotto separatista per l'indipendenza di Taiwan abbia successo e siamo pronti a contrastare qualsiasi interferenza militare esterna in qualsiasi momento", ha assicurato.

Dagli Stati Uniti, intanto, è arrivata l'indiscrezione secondo la quale il presidente americano Donald Trump ha rifiutato di approvare oltre 400 milioni di dollari in aiuti militari a Taiwan questa estate, presumibilmente nel tentativo di negoziare un accordo commerciale e un possibile vertice con il leader cinese Xi Jinping.

Due persone a conoscenza del dossier hanno dichiarato che il pacchetto valeva più di 400 milioni di dollari e sarebbe stato "più letale" rispetto ai precedenti aiuti concessi a Taipei, includendo munizioni e droni autonomi. In un comunicato, un funzionario della Casa Bianca ha affermato che la decisione sul pacchetto di aiuti non è stata ancora finalizzata.

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