Presso la base aerea di Ørland, in Norvegia, si è svolta l’edizione 2025 dell’Exercise Toxic Trip, la principale esercitazione Nato dedicata alla difesa contro minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN). Organizzata dalla Royal Norwegian Air Force, l’iniziativa si prefigge l’obbiettivo di rafforzare la cooperazione tra le forze alleate e a migliorare la capacità dell’Alleanza di operare in scenari ad alto rischio di contaminazione.
Quest’anno la guida dell’esercitazione è stata affidata alla Royal Air Force. Il Regno Unito ha coordinato pianificazione e operazioni impiegando la Federated Air C-CBRN Capability, struttura integrata che consente una gestione congiunta delle minacce CBRN in ambiente aereo. Grazie a tale approccio, sono stati testati protocolli comuni, rafforzata la prontezza operativa collettiva e consolidata la resilienza delle forze Nato di fronte a minacce non convenzionali.
Numerosi reparti britannici hanno preso parte alle attività, dal RAF Global Enablement Forces al 2 Group, con unità specializzate nella protezione e decontaminazione, team medici per emergenze chimiche, personale tecnico e logistico, specialisti del Centre of Aviation Medicine e squadre antincendio e di soccorso. Le esercitazioni hanno simulato contaminazioni su personale, velivoli e infrastrutture, verificando rapidità ed efficacia delle procedure di riconoscimento, bonifica e ripristino operativo. Secondo il caporale Hemming, del Defence Rehabilitation Centre di Loughborough, l’evento ha dimostrato la capacità delle forze alleate di adattarsi a condizioni estreme, migliorando le tecniche di protezione grazie alla cooperazione multinazionale.
Fonti britanniche riportano che l’elemento centrale della Toxic Trip 2025 è stato l’aumento dell’interoperabilità tra le diverse forze aeree. Le attività congiunte hanno testato la compatibilità dei sistemi di comando e controllo e la capacità di risposta coordinata a eventi CBRN su vasta scala. Fondamentale è stato il ruolo del Chemical Reconnaissance Team del RAF Regiment, che ha supportato le operazioni simulate di evacuazione sanitaria e gestione dell’emergenza, fornendo dati preziosi per la validazione delle procedure. “Le manovre sono un’importante occasione formativa, consolidando cooperazione operativa e fiducia tra alleati”, ha dichiarato l’Air Specialist Malkin.
Secondo gli analisti i risultati sembrano confermare il valore strategico delle capacità CBRN per la difesa dell’Alleanza.
L’esercitazione, si apprende, avrebbe consentito di perfezionare procedure di rilevamento, contenimento e decontaminazione, sviluppando standard tecnici comuni per l’impiego della Federated Air C-CBRN Capability. Le informazioni raccolte, infine, saranno utili ad aggiornare dottrine e procedure, che andranno a rafforzare la prontezza e resilienza delle forze alleate.