Missili ipersonici e potenza navale, pronta la nuova arma di Putin: ecco la fregata "Admiral Amelko"

Mosca presenta la fregata "Admiral Amelko", armata con missili Kalibr e Tsirkon ipersonici, sistema antisommergibile avanzato e capacità modulare: un salto strategico per la Marina russa.

Missili ipersonici e potenza navale, pronta la nuova arma di Putin: ecco la fregata "Admiral Amelko"
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La Federazione Russa ha recentemente ufficializzato il varo della fregata "Admiral Amelko", un’unità navale di nuova generazione facente parte del Progetto 22350, concepita per ampliare e modernizzare le capacità operative della Marina Militare russa. Tale armamento potrebbe rappresentare un elemento strategico destinato a rafforzare la presenza di Mosca in ambito marittimo, assicurando una maggiore autonomia nelle operazioni di difesa costiera e nel contrasto alle forze navali avversarie. Secondo fonti russe la fregata è progettata per affrontare con efficacia minacce complesse, quali sommergibili nucleari e gruppi da battaglia di portaerei, configurandosi come un nave versatile e tecnologicamente avanzato.

Cosa sappiamo

Dall’analisi emerge che uno degli aspetti distintivi della "Admiral Amelko" è la sua piattaforma modulare di lancio, che consente una notevole flessibilità nell’impiego di armamenti di precisione a lungo raggio. Attualmente la nave è equipaggiata con 24 celle di lancio “multipurpose”, ma i piani di sviluppo prevedono un incremento fino a 32 nelle versioni successive del Progetto 22350 e fino a 48 nelle varianti potenziate 22350M, incrementando così la capacità di fuoco e adattabilità operativa. Tra i sistemi d’arma installati si evincono i missili da crociera Kalibr, già consolidati nel panorama militare, e i più recenti missili ipersonici Tsirkon, caratterizzati da un raggio operativo che varia tra i 400 e i 1.500 chilometri. Questi missili ipersonici, grazie alla loro elevata velocità e capacità di manovra, sono progettati per eludere i sistemi di difesa antimissile e antiaerea nemici, conferendo alla fregata un ruolo di primo piano nella deterrenza strategica e nel potenziale attacco contro assetti navali di rilevanza, come le portaerei.

Capacità anti-sommergibile e supporto aereo integrato

Un ulteriore elemento chiave dell’armamento della "Admiral Amelko" riguarda il sistema antisommergibile "Otvet", che introduce importanti innovazioni nella guerra subacquea. Questo sistema combina un missile balistico 91RE2 con un siluro guidato MPT-1UM da 324 mm, consentendo di colpire sottomarini nemici a una distanza operativa fino a 40 chilometri, estendendo considerevolmente l’efficacia oltre il raggio dei tradizionali sensori navali. Tale capacità di azione potrebbe rappresentare un vantaggio tattico importante per la protezione delle acque territoriali e il controllo delle rotte marittime. La fregata è inoltre supportata da un elicottero Ka-27, specializzato in missioni antisommergibile, che amplia ulteriormente le possibilità di sorveglianza, identificazione e risposta rapida alle minacce subacquee, garantendo un’efficace copertura aerea e interoperabilità tra le diverse componenti operative della nave.

Bilanciamento delle influenze e sicurezza marittima

Il varo della fregata "Admiral Amelko" si inserisce in un quadro di particolare attenzione e competizione nelle principali vie marittime, con particolare riferimento all’area del Pacifico. Qui la presenza costante di navi militari statunitensi, tra cui i cacciatorpediniere classe Arleigh Burke equipaggiati con missili da crociera Tomahawk, potrebbe rappresentare un elemento di pressione e confronto strategico. La nuova fregata russa è concepita per rafforzare la capacità di difesa delle acque nazionali e il controllo delle rotte marittime fondamentali per il commercio e la sicurezza energetica. Operando in sinergia con le marine degli stati alleati, questa unità potrebbe contribuire ad una strategia più ampia di tutela degli interessi marittimi di Mosca, in un’ottica di bilanciamento delle influenze e di risposta a possibili iniziative di isolamento economico e militare promosse dal blocco occidentale.

Il progetto, sviluppato dal SPKB Bureau di San Pietroburgo, sembra quindi testimoniare la volontà di rilanciare con decisione lo sviluppo delle capacità navali, superando le interruzioni causate da fattori finanziari e potenziando l’arsenale navale russo con soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

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