
La Marina cinese ha varato e messo in servizio il suo quarto cacciatorpediniere d'assalto anfibio Type 075, il CNS Hubei, un'unità imponente capace di trasportare elicotteri, truppe e mezzi da sbarco. La cerimonia si è svolta a Sanya, nell'isola di Hainan, quartier generale della flotta del Mar Cinese Meridionale. La Cina ha così lanciato un chiaro messaggio politico e militare, soprattutto agli Stati Uniti e ai loro alleati nella regione. Ecco che cosa sappiamo della nuova nave da guerra anfibia di Pechino.
La nuova nave della Cina
Come ha sottolineato il sito Defence News, il Type 075 è stato progettato per effettuare sbarchi anfibi, può schierare truppe dagli elicotteri e scaricare mezzi da sbarco, carri armati e veicoli blindati dal suo interno. Con questa nuova aggiunta, la Cina aumenta sensibilmente la propria capacità di proiezione di potenza nel Pacifico meridionale, un'area strategica sempre più contesa. In ogni caso il Type 075 non è una semplice nave da trasporto, ma un assetto polivalente in grado di supportare operazioni anfibie, logistiche e di soccorso, ampliando la gamma di missioni possibili.
L'ingresso del CNS Hubei arriva in un momento di crescente frizione con Filippine, Australia e Stati Uniti, che vedono con preoccupazione l'espansione cinese nelle acque dell’Indo-Pacifico. Gli analisti militari sottolineano come la mossa di Pechino sia parte di una strategia più ampia volta a consolidare la propria influenza in un’area considerata vitale per le rotte commerciali globali. Se da un lato la Cina presenta queste nuove unità come strumenti di pace e cooperazione, dall'altro il messaggio che traspare è quello di una potenza navale sempre più determinata a difendere e imporre i propri interessi.
La mossa di Pechino
Negli ultimi mesi il Pacifico meridionale è stato teatro di crescenti tensioni, con la Cina che cerca di espandere il suo dominio marittimo, con grande allarme delle nazioni del Pacifico meridionale. Sulla scia del varo della nuova nave da guerra, Pechino ha schierato circa 11 navi della Guardia Costiera nel Second Thomas Shoal, in ulteriori manovre aggressive apparentemente mirate alle Forze Armate delle Filippine. Le navi cinesi sono state viste "impegnarsi nell'uso di cannoni ad acqua" ed erano accompagnate da aerei militari, secondo gli osservatori militari filippini.
Il varo della nave da guerra nel Mar Cinese Meridionale, insieme allo schieramento di altre navi nei pressi della secca contesa, rientra in un modello sempre più diffuso. La Cina sta allarmando le nazioni del Pacifico con azioni aggressive che si sono intensificate nella regione per mesi. Lo scorso settembre, Pechino è stato duramente condannato dalle nazioni insulari del Pacifico per aver testato un missile balistico intercontinentale sulla zona per la prima volta in decenni.
A febbraio, i voli commerciali sopra l'Australia sono stati dirottati con breve preavviso quando la Cina ha annunciato all'improvviso l'intenzione di condurre esercitazioni di fuoco con navi in navigazione nel Mar di Tasman tra Australia e Nuova Zelanda.
Di recente, invece, il Dragone ha preso di mira le imbarcazioni filippine con cannoni ad acqua per allontanarle da secche disabitate nel Pacifico meridionale. Uno di questi inseguimenti aggressivi, tra l'altro, ha causato la collisione di due imbarcazioni cinesi all'inizio di questo mese.