Gli Usa aumentano lo stock di missili: cosa c'è dietro alla mossa di Biden

Il progetto sposato dagli Usa si chiama Enterprise Test Vehicle e mira a sviluppare missili da crociera a basso costo e ad alta produzione da impiegare contro un'eventuale offensiva cinese nello Stretto di Taiwan

Gli Usa aumentano lo stock di missili: cosa c'è dietro alla mossa di Biden
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Aumentare in maniera massiccia la produzione di missili in vista di possibili escalation nell'Indo-Pacifico. È questo l'obiettivo che gli Stati Uniti, sempre più preoccupati dall'ombra di un fantomatico conflitto a Taiwan, si sono prefissati di raggiungere nel breve termine. Il progetto sposato dagli Usa si chiama Enterprise Test Vehicle e mira a sviluppare missili da crociera a basso costo e ad alta produzione da impiegare contro un'eventuale offensiva cinese nello Stretto di Taiwan.

I missili degli Usa

Come ha sottolineato il sito Asia Times, gli Usa sono all'opera per potenziare i loro armamenti, in primis per rafforzare l'ombrello difensivo su Taiwan. In ogni caso le sfide industriali, gli ostacoli istituzionali e la carenza di materiali critici (necessari per realizzare i dispositivi militari) rappresentano tre nodi spinosissimi. In un contesto simile il portale The War Zone ha scritto che l'US Air Force (USAF) sta avanzando con il suo progetto Enterprise Test Vehicle (ETV), che mira a sviluppare missili da crociera a basso costo e ad alta produzione per potenziali conflitti di alto livello (anche contro la Cina nel Pacifico).

Quattro aziende - Anduril Industries, Integrated Solutions for Systems, Inc, Leidos subsidiary Dynetics e Zone 5 Technologies - sono state selezionate per progettare, costruire e testare in volo nuovi concetti di missili entro sette mesi. La Defense Innovation Unit (DIU) del Pentagono, in collaborazione con l'Air Force Life Cycle Management Center's Armament Directorate (AFLCMC/EB), ha annunciato la collaborazione, che coinvolge anche il Comando per le operazioni speciali degli Stati Uniti (SOCOM), il Comando dei sistemi aerei navali (NAVAIR) e il Comando indo-pacifico degli Stati Uniti (USINDOPACOM).

Il progetto ETV

I missili in questione dovrebbero essere in grado di essere impiegati in massa attraverso molteplici metodi di lancio, creando una sfida strategica per gli avversari. Il progetto intende utilizzare componenti commerciali off-the-shelf e approcci produttivi moderni per creare scorte di munizioni economiche per conflitti prolungati. In caso di successo, il progetto potrebbe migliorare significativamente le capacità strategiche dell'USAF, riducendo al contempo i costi.

ETV ha preso forma sulla scia di un'ingente spesa degli Stati Uniti per incrementare le scorte nazionali di missili. Nel marzo 2023, Task and Purpose aveva riferito che il Pentagono aveva stanziato 30,6 miliardi di dollari del suo budget di 842 miliardi di dollari per il 2024 per potenziare il suo arsenale di missili e munizioni tattiche. Attenzione però, perché la Marina e l'Aeronautica degli Stati Uniti hanno in programma di acquistare più missili antinave a lunga gittata (LRASM), e le scorte di missili potrebbero non essere sufficienti per un eventuale conflitto sullo Stretto di Taiwan nel 2027, rendendo necessarie alternative facili da fabbricare e a basso costo.

A proposito di missili, anche la Cina ha rafforzato il proprio arsenale.

La Rocket Force dell’esercito cinese dispone di grandi arsenali di missili balistici a corto, medio e intermedio raggio, che possono affondare le portaerei statunitensi e negare alle forze armate del Paese la possibilità di dominare l'aria e il mare della regione. Le basi delle forze missilistiche cinesi sono sparse in tutto il Paese, rendendo molto rischioso per l'aviazione statunitense volare nello Stretto di Taiwan in tempo di guerra.

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