«Diventavo violento anche con le mie figlie»

Fabio, consulente finanziario, 46 anni. Il gioco d’azzardo è peggio di una droga: la coca o l’eroina distrugge te stesso, il gioco distrugge anche chi ti sta attorno. Ero diventato irascibile e persino violento anche con le mie bambine che adoro più di me stesso. Ma è un tarlo che non ti fa ragionare. Ho 46 anni e già a 18 anni giocavo ai cavalli, mi trasmetteva una carica di adrenalina paurosa. Poi sono passato alle scommesse sportive, in un anno e mezzo mi sono giocato tutto quello che avevo, un milione e settecentomila euro. Ero disperato e così ho utilizzato i soldi dei clienti per coprire le perdite di gioco. Alla fine mi sono bruciato 3 milioni di euro e sono finito sul lastrico. La salvezza è stata mia moglie che mi ha convinto a smettere. Ma non è facile trovare dei supporti validi, i centri privati costano anche 1000 euro al giorno, e io non avevo nemmeno un euro per prendere un caffè.

Così mi sono rivolto al Sert, quello per i drogati, uno psicologo mi ha segnalato il professor Zerbetto e dalla sera alla mattina mi sono ritrovato in comunità. La terapia mi ha liberato dal mio incubo. E per la prima volta dopo tanti anni, il 23 marzo scorso, mi sono seduto davanti alla tv con mio padre a vedere una partita di calcio per divertimento.

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