È finito il momento dei dubbi. Martedì sera Biella ha superato Roma ottenendo una storica qualificazione in semifinale e così l'Armani Jeans ha finalmente conosciuto lavversaria che dovrà battere per tornare, dopo quattro anni, a giocarsi lo scudetto. L'ultima finale scudetto dell'Olimpia risale al 2004/05, quando in semifinale la formazione allora allenata da Lino Lardo ebbe la meglio in cinque gare contro la Benetton Treviso di Denis Marconato, appena tornato in Italia, sponda Milano, dopo quattro anni in Spagna, prima di capitolare nella finalissima contro una Fortitudo Bologna, allora al secondo scudetto della sua storia, mentre oggi sta cercando di riprendersi dallo choc di una contestatissima retrocessione.
Per l'Armani Jeans è nuovamente tempo di affilare le armi in vista della quarta semifinale scudetto degli ultimi cinque anni, la prima con Armani come proprietario del club. Domani sera il Mediolanum Forum ruggirà al momento della palla a due con Biella che aprirà una curiosa semifinale tra due formazioni giunte sesta (l'Olimpia) e settima (l'Angelico) nella stagione regolare. Sulla carta si tratta di una serie molto più abbordabile di quella che l'anno scorso ha visto le scarpette rosse schiantarsi in semifinale contro il muro della corazzata Siena, scoglio che i biancorossi questa volta potrebbero incontrare solo in finale.
È troppo presto però per parlare del dopo, perché prima c'è una squadra che nelle cinque partite disputate con la Lottomatica Roma ha dimostrato di saper mettere in campo grandi energie fisiche e mentali. Nella speranza che l'Angelico si sia spremuta fino in fondo contro i capitolini, con più di un giorno di vantaggio sui rivali, coach Bucchi è da martedì pomeriggio che sta preparando nei dettagli una gara 1 che si preannuncia come il possibile cardine di una stagione altalenante e «certamente non facile», come ricorda lo stesso tecnico bolognese, che però arrivato a questo punto non vuole certo porsi limiti: «Sappiamo che più si va avanti e più si fa dura, ma abbiamo grande voglia di fare bene e provare a centrare la finale».
Per quanto riguarda lo stato di salute delle scarpette rosse, la speranza è che Mike Hall si riprenda completamente dalla botta all'anca accusata in campo domenica. Non dovrebbero esserci problemi per la quasi 25enne ala di Chicago, mentre per quanto riguarda le condizioni di Mason Rocca, alle prese con un fastidiosissimo strappo agli adduttori, prevale la linea della prudenza. Anche perché l'ingaggio di Marconato, in doppia cifra in gara 1 e 4, sembra aver coperto il buco che Bucchi lamentava nelle rotazioni dei lunghi e Taylor ha dimostrato di saper ancora dire la sua a buoni livelli, almeno finché il fiato glielo consente.
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